Sarà un fine settimana di manifestazioni per la tragica vicenda accaduta in stazione a Porta Nuova. La Lega ha infatti convocato un presidio per la sicurezza per sabato 26 ottobre all 11:30 in stazione. “I fatti accaduti domenica alla stazione di Porta Nuova – ha detto il segretario provinciale Paolo Borchia – confermano quanto sostenuto da anni dalla Lega. La nostra è una città divenuta sempre più insicura e l’attuale amministrazione, per anni, ha minimizzato la situazione, trincerandosi dietro un incomprensibile giustificazionismo”. Alle manifestazioni parteciperà il Segretario regionale Alberto Stefani assieme ai rappresentanti istituzionali della Lega. Borchia, lo ricordiamo, nella sua veste di segretario provinciale della Lega di Verona e capo delegazione al Parlamento europeo, è intervenuto anche sul report del Consiglio d’Europa. Non posso rimanere in silenzio – ha detto – di fronte alle assurde affermazioni del Consiglio d’Europa che attaccano le nostre Forze di polizia accusandole di razzismo. Queste valutazioni non solo sono infondate, ma rappresentano un vero e proprio schiaffo a chi ogni giorno rischia la propria vita per proteggere la nostra comunità. Ho scritto al Questore di Verona e alle sigle sindacali per esprimere il mio pieno supporto a tutti gli agenti, che meritano rispetto e riconoscimento per il loro lavoro. È ora di smetterla con le polemiche strumentali e le accuse ingiuste a chi porta la una divisa. Dopo anni di politiche fallimentari e precariato, per la prima volta questo governo sta davvero investendo in nuove assunzioni, rinnovi contrattuali e fondi per il lavoro straordinario. La Lega è sempre dalla parte di chi lavora per la sicurezza del nostro territorio. Servono meno attacchi e più ringraziamenti”. Sul fronte del Centrosinistra c’è da registrare la presa di posizione della senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia. “La destra – ha detto – sembra non sapere più chi attaccare pur di distogliere l’attenzione dalle pessime figure degli ultimi giorni. Ora prende di mira anche un’istituzione seria e autorevole come il Consiglio d’Europa, culla dei diritti umani, tentando scorrettamente di intestarsi il ruolo di paladina della Polizia. Il vero problema – ha aggiunto – non è la polizia, che è un corpo a servizio di tutte e tutti gli italiani. Il problema è una certa politica che, di fronte a fatti tragici, non esita a lanciare dichiarazioni gravissime e divisive, come quelle di chi afferma che ‘non ci mancherà’ una persona deceduta. Persone come Vannacci e il Ministro Salvini riportano l’Italia ai tempi più bui del nostro passato, seminando odio e disprezzo invece di favorire un dibattito costruttivo”. Di Moussa Diarra parla invece Sinistra Italiana di Verona. “Moussa Diarra ci mancherà. E si chiede perché chi aveva la responsabilità di farlo non ha attivato un intervento sociale e/o sanitario di presa in carico di quello che viene descritto come un disagio? Perché, invece, è scattata, quasi come un riflesso (in)condizionato, solamente l’attivazione di un dispositivo di ordine pubblico e sicurezza? Conoscere per intero l’esperienza di vita di Moussa Diarra e provare a dare una risposta a queste domande non darà un senso a quel che è successo, ma potrà aiutare le istituzioni e i corpi sociali intermedi a sviluppare una riflessione vera sui nodi, quantomai urgenti, delle politiche di solidarietà e inclusione”.