Presidenza della Provincia: al voto. Elezioni in programma il 29 gennaio 2023 A votare saranno sindaci e consiglieri in carica. Sono sei le fasce dei Comuni

Fissata la data per l’elezione del nuovo presidente della Provincia attualmente retta da Manuel Scalzotto, in programma il 29 gennaio a Palazzo Capuleti. Potranno candidarsi i Sindaci il cui mandato non scadrà prima dei prossimi 18 mesi. A votare saranno Sindaci e Consiglieri con il sistema “ponderato”: la preferenza espressa da ogni avente diritto avrà un peso dif-ferente in relazione al numero di abitanti del Comune in cui si amministra. Le fasce, in provincia di Verona, sono sei: Comuni con meno di 3 mila abi-tanti, da 3 mila a 5 mila, da 5 mila a 10 mila, da 10 mila a 30 mila, da 30 mila a 100 mila (Villafranca) e da 250 mila a 500 mila (Verona). Il Presidente eletto rimarrà in carica quattro anni, salvo decadere per la cessazione della carica di Sindaco. Il rinnovo del Consiglio Provinciale, invece, è previsto tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. Gli eletti, in questo caso, resteranno in carica due anni.

Scuole e nuove palestre nel bilancio provinciale 

Il Consiglio Provinciale e l’Assemblea dei Sindaci hanno approvato all’unanimità il bilancio di previsione 2023-2025 della Provincia di Verona. Sul piano delle opere pubbliche, l’anno prossimo partiranno i cantieri, ad esempio, per l’efficientamento energetico in diverse scuole superiori e per nuove palestre. Sono stati, inoltre, inseriti in bilancio progettazioni e interventi per l’ottenimento degli ultimi Certificati di Prevenzione Incendi su due edifici scolastici di competenza provinciale (gli altri 50 sono già stati adeguati): due milioni di euro per la progettazione e l’aggiudicazione dei lavori del primo stralcio al Da Vinci di Cerea e 2,35 milioni per la succursale del Sanmicheli di via Selinunte in città. Finanziate, sempre per l’anno prossimo, le progettazioni degli ampliamenti degli spazi scolastici, con la realizzazione di nuovi volumi, per la succursale del Dal Cero di San Bonifacio (766 mila euro per il progetto, in totale 5 milioni di euro per l’intero intervento), per Medi e Anti di Villafranca (860 mila euro sui 6,1 milioni complessivi) e per il Carnacina di Valeggio (588 mila euro per la progettazione su 3,5 milioni). Sul piano delle opere pubbliche lungo la viabilità provinciale lievitano i costi per gli interventi su alcuni ponti, sia per gli aumenti dei materiali, sia per i recenti decreti ministeriali che hanno posto paletti significativi sulla progettazione per l’adeguamento alle attuali normative, facendo spesso propendere per la demolizione e la ricostruzione dei manufatti. “È un bilancio tecnico e una traccia rilevante della strategia che la Provincia intende attuare nel prossimo triennio’’, ha affermato il Presidente Manuel Scalzotto.