“Da questa edizione passa il futuro del Centrodestra: se non fossimo in grado di portare un nostro esponente al Quirinale, non so che piega potrebbe prendere la coalizione nei prossimi mesi’’. Così il vicesegretario federale della Lega, Lorenzo Fontana, in vista della convocazione dei parlamentari con i delegati regionali.
Secondo Fontana, che in un’ intervista alla Verità ripete in continuazione la parola “compattezza’’, al di là dei numeri e dei nomi la partita si gioca sul metodo.
“Mi auguro che tutti i leader abbiano senso di responsabilità e capiscano l’importanza di questo momento, senza portare avanti interessi personali o di parte’’.
Secondo Fontana il Centrodestra ha la maggioranza relativa dei grandi elettori. “Ma sarà compito di tutti verificare se ci sarà la possibilità di avere una maggioranza che assicuri l’elezione. In caso positivo, al di là delle opinioni personali, se il nostro candidato dovesse avere i voti è giusto che venga eletto’’. In caso contrario, secondo Fontana, sarà per primo Berlusconi a sciogliere la riserva e dire che forse sarebbe meglio provare con qualcun’altro.
E qui parte il totonomi, come per esempio quelli di Marcello Pera, Letizia Moratti, o dell’attuale presidente del Senato la veneta Maria Elisabetta Alberti Casellati. Un eventuale piano B comprenderebbe anche il nome del neo presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini. In casa Lega Matteo Salvini si muove su più fronti, con un occhio soprattutto alle prossime elezioni politiche, con un obiettivo preciso che è quello di tornare al Governo, naturalmente come ministro degli Interni. Così mostra lealtà a Berlusconi senza però chiudere con i leader degli altri partiti. Per Lorenzo Fontana “il Centrodestra deve capire una cosa: in questa elezione ci si gioca il futuro della coalizione’’.
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