A Roma il consigliere regionale del Veneto Alberto Bozza (Forza Italia), con il deputato di Forza Italia On. Flavio Tosi, ha incontrato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. Tra i temi sul tavolo quelli che riguardano il lago di Garda e che preoccupano il suo comparto economico (turismo, ristorazione, balneazione, navigazione, pesca): livelli minimi delle acque e gestione della risorsa idrica; ripopolamento del coregone, sul quale entro un anno si esprimerà il nucleo di ricerca e valutazione istituito proprio al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Problematiche che Bozza ha posto anche in Regione Veneto presentando due specifiche mozioni. Al riguardo Bozza con il Ministro Pichetto Fratin si è soffermato sulle criticità dell’attuale quadro normativo: in primis sula cosiddetta legge Galli del 1994 che conferisce durante i periodi di carenza idrica priorità, dopo l’uso umano, all’uso agricolo; ma Bozza ha sottolineato anche la vetustà dell’attuale parere del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, risalente al 1965, che stabilisce la regolazione delle acque. “Credo sia opportuno riequilibrare e riaggiornare l’attuale impianto normativo in modo da garantire, con l’agricoltura, anche tutti i comparti che lavorano grazie all’indotto turistico”., ha concluso Bozza.