alla pubblica amministrazione anche come polo di divulgazione diffuso sul territorio per campagne socio-sanitarie rivolte alla popolazione, in virtù della loro estrema capillarità».
Si è espresso così il sindaco di Verona Damiano Tommasi in visita nel fine settimana presso la sede di Federfarma Verona in via Giberti, alla presenza del Consiglio direttivo, dopo avere ascoltato con grande attenzione gli interventi imperniati principalmente sul quotidiano servizio delle farmacie alla popolazione.
«La farmacia è presente in ogni angolo della provincia e sono i numeri a parlare – sottolinea Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona -. Su 258 farmacie aderenti alla nostra associazione, 113 sono rurali, poli sanitari che svolgono un ruolo primario di assistenza al cittadino anche laddove i presidi medici e ospedalieri sono più rarefatti a causa della bassa densità abitativa. La pandemia ha accelerato il processo di efficientamento della farmacia che offre oggi al cittadino servizi impensabili fino a un paio di anni fa, primo fra tutti la Telemedicina».
All’incontro hanno partecipato anche Federico Realdon presidente dell’Ordine dei farmacisti di Verona e della Consulta regionale, Paolo Pomari presidente dell’Associazione Farmacisti Volontari in Protezione Civile di Verona e Giacomo Ferro presidente di Agifar Verona l’associazione dei giovani farmacisti.
La visita è proseguita nella sede del Cesaim, il Centro Salute Immigrati presso il Palazzo della Sanità dove il sindaco Tommasi ha incontrato i volontari tra cui medici, farmacisti e infermieri alla presenza di Antonella Ferrari, con Giorgia Brazzale, dell’Assistenza farmaceutica territoriale dell’Azienda Uls 9 Scaligera.
«Abbiamo voluto far toccare con mano al primo cittadino una realtà sanitaria di alto livello che rende onore a tutta la città – spiega Matteo Vanzan, segretario di Federfarma Verona e referente territoriale della Fondazione Banco Farmaceutico onlus -. Sono orgoglioso come farmacista e come volontario di supportare con le donazioni della “Giornata del Farmaco” e con l’iniziativa “Recupero farmaci validi non scaduti” e aiutare questo presidio sanitario che si prende cura degli ultimi della società, persone di altre nazionalità, ma anche molti italiani e veronesi che senza questo aiuto non potrebbero curarsi. Da inizio attività sono state salvate e consegnate 74.000 confezioni di medicinali per un valore di oltre 1,1 milioni di euro».
Molte le domande del sindaco sull’operatività del Cesaim che: «Esegue ogni anno 6/7.000 visite mediche con relativa assistenza farmacologica a persone che spesso sono prive della tessere sanitaria, anche temporanea – ha spiegato il presidente Gianfranco Rigoli -. Senza le confezioni che giungono dal recupero di medicinali in farmacia, cui si aggiungono le donazioni della Fondazione Banco Farmaceutico, non potemmo andare avanti. Ringrazio il sindaco per l’interesse dimostrato verso il nostro operato che è reso possibile dal supporto dell’Ulss 9 Scaligera e di tutti i volontari che ogni giorno dedicano la loro professionalità e il loro tempo ai più deboli tra cui moltissimi minori e donne, solo quest’anno ne abbiamo assistite 250 in stato di gravidanza».
Home La Cronaca di Verona Prendersi cura degli ultimi della società. L’incontro di Federfarma al Centro salute...