Cinque giovani talenti, visionari emergenti che raccontano le contraddizioni del presente, sperimentano stili e indagano il ruolo dell’arte. Sono i finalisti del Premio Casarini Due Torri Hotel, che fa ufficialmente parte della 18esima edizione della Fiera che si terrà dal 13 al 15 ottobre nella città scaligera.
Il Premio è stato organizzato dal Due Torri Hotel di Verona in collaborazione con ArtVerona, manifestazione che riunisce le Gallerie Italiane di Arte Moderna e Contemporanea, e che attira ogni anno migliaia di appassionati d’arte e agli operatori del settore.
Nel frattempo, si potranno ammirare le opere dei finalisti in fiera, produzioni recenti che esprimono una varietà di approcci e modalità espressive: una vetrina importante per i giovani artisti segnalati come candidati dalle gallerie e poi selezionati da una giuria di esperti.
Tra loro sarà individuato il vincitore assoluto di questa ottava edizione del Premio Casarini Due Torri Hotel, che sarà presentato al pubblico venerdì 13 ottobre, in hotel. In concomitanza con la cerimonia di premiazione, sarà aperta al pubblico, al 3° piano, una piccola collezione che riunisce 5 opere che risalgono alle precedenti edizioni del concorso.
I finalisti
Scorrendo l’elenco dei cinque artisti selezionati, compaiono nomi di artisti che da alcuni anni si stanno facendo strada nel panorama italiano ed internazionale, sostenuti da gallerie che hanno investito nel loro talento. Come Jingge Dong, classe 1989, autore di Green Season, olio su tela che riflette il suo stile in bilico tra figurativo e astratto. Originario di Pechino, dopo il bachelor all’Università Normale di Shanghai e il Master all’Accademia d’Arte Nazionale Cinese è approdato a Venezia, dove vive dal 2019, per perfezionarsi all’Accademia di Belle Arti. Linda Ferrara, autrice di D’inverno, lo stagno, vive tra Milano e Bruxelles: diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera, dopo il Master alla Kask School di Gent – dove è stata assistente di studio di Michaël Borremans – ha portato avanti numerosi progetti. La terza finalista è Agnese Galiotto, presente con Gli occhi chiusi (Montagna), affresco su pannello alveolare: artista poliedrica, pittrice e regista, combina l’affresco e il cinema per raccontare storie, alternando residenze artistiche internazionali. Proviene da Madrid Elvira Amor, che porta in fiera un acrilico su tela, senza titolo. Artista globetrotter – ha vissuto e lavorato in Spagna, Argentina, Messico, Belgio e Indonesia: la sua pittura astratta è fortemente influenzata da queste esperienze di soggiorno, e si esprime attraverso forme fluide ridefinite attraverso il colore. Infine Irene Balia, sarda trapiantata a Milano, è l’autrice di Il sogno: diplomata all’Accademia di Belle Arti di Sassari, è stata finalista di vari premi, e ha esposto in spazi e gallerie internazionali, come la Schultz Gallery di Berlino, la Esentai Gallery di Almaty, in Kazakistan, Villa Clerici a Milano e la Pinacoteca Mus’a a Sassari.