Si chiama “BitRoad” ed è il casco intelligente perchè dotato di sensori che consentono di acquisire ed elaborare dati relativi alla geo-localizzazione, a immagini filmate da micro-camere e di altro tipo e di misurare l’entità di eventuali urti. L’originale idea d’impresa presentata da Anghel Nicolae Marius e Andrea Pettenella, studenti dell’istituto tecnico Silva-Ricci di Legnago, si è aggiudicato il premio Api Factory 2017. La premiazione si è tenuta presso la sala convegni del Banco BPM. Erano presenti Paolo Smizzer e Piergiorgio Zingarlini per Banca Popolare di Verona-BPM e Laura Parenti per l’Ufficio Scolastico di Verona. A consegnare il riconoscimento ai vincitori è stato Daniele Maccari, presidente del Gruppo Giovani di Apindustria. Promossa e fortemente voluta da Apigiovani, con il sostegno di Bamco BPM e la collaborazione con l’Ufficio Scolastico, l’iniziativa ha coinvolto nella sua prima edizione circa 250 alunni delle classi quinte di quattro scuole veronesi; Ipsia Giorgi, Istituto San Zeno Salesiani, Istituto Silva-Ricci e il liceo Alle Stimate. Finalità del progetto era diffondere la cultura d’impresa sui banchi di scuola e stimolare la creatività delle nuove generazioni. Gli spunti proposti dai nove gruppi di studenti che hanno avuto accesso alla fase finale del progetto, hanno spaziato dall’informatica alla robotica, dall’elettronica alla meccanica, con proposte che riguardano la salute, il contesto sociale, il miglioramento dello stile di vita. Progetti per ora simulati sulla carta, che potranno essere sviluppati. L’intuizione di “BitRoad” è unire alla protezione passiva di un casco una parte interattiva, come la chiamata d’emergenza ai soccorritori in caso di incidente stradale o la possibilità di ricostruire l’accaduto mediante la visione di filmati acquisiti da micro-camere. Avvalendosi di tecnologia evoluta, ma a basso costo, dunque sostenibile in fase di produzione, il copricapo è versatile in termini di sicurezza e lettura dei tracciati in ambito sportivo. «Il prodotto “BitRoad” si è distinto in particolare per la proposta innovativa, – evidenzia il presidente di Apigiovani Daniele Maccari – per le vaste potenzialità d’impiego, per la replicabilità del business che si basa su componentistica dei costi contenuti, nonchè per il brand che i ragazzi hanno cercato di sviluppare a partire dal logo dedicato».