L’Amministrazione comunale di Rivoli Veronese in collaborazione con la Biblioteca comunale “Gaetano Pellegrini” ha presentato la 3° edizione del Premio Francesco Calzolari, tenutasi presso la sede della Polveriera di Rivoli Veronese.
Il convegno rientra nelle iniziative organizzate dal comune e dall’Assessorato alla cultura, in collaborazione con a Biblioteca comunale nell’ambito del progetto “Rivoli archeologica 2024”.
Il Premio si è aperto con un saluto del sindaco, Giuliana Zocca e un’introduzione al convegno di Virginia Cristini.
La cerimonia è stata non solo un momento di celebrazione per le eccellenze nel campo scientifico e poetico, ma anche un’importante occasione per riflettere sul futuro del Monte Baldo e sulla necessità di proteggerne e valorizzarne le straordinarie caratteristiche naturali e culturali.
Sono state premiate due personalità che si sono distinte nelle conoscenze scientifico-naturalistiche e nella visione poetica di valorizzazione del Monte Baldo e del suo territorio, condividendo con il pubblico presente i loro percorsi culturali: Leonardo Latella e Bruno Castelletti.
Quest’ultimo avvocato e poeta, ha ricevuto il premio per essere stato “ambasciatore e paladino del valore e della cultura del territorio baldense in ogni momento della sua brillante carriera e vita esemplare”. Ha presentato “Il Monte Baldo visto con gli occhi del cuore” ricordando come il Monte Baldo abbia accolto la brigata partigiana Avesani durante la Resistenza, un periodo significativo per la democrazia italiana. Con il supporto della professoressa Elisa Zoppei, definita “i suoi occhi”, Castelletti ha recitato una serie di poesie che evocano il Monte Baldo in diverse sfaccettature.
In ricordo della Resistenza, Castelletti ha recitato “Nadal 1944” e “Do lagrime nel ciel”, seguito da Zoppei con “E su, sensa parlar” e “El Monte Baldo”. Successivamente, ha presentato poesie d’amore e nostalgia con “La fola de ‘n amor” e “Tornar endrio”, mentre il professor Volpato ha recitato “Valdrita” , “Ciacole” e condiviso poesie sulla guerra, “Ve conto na storia” e “Sacrario del Baldo”, dal profondo significato in questo momento storico.
Al termine delle recitazioni, Bruno Castelletti ha espresso il suo pensiero sulla proposta di candidatura del Monte Baldo a Patrimonio dell’Umanità UNESCO, sottolineando che, mentre tutti i comuni del Trentino hanno già aderito, quattro comuni veronesi – Costermano, San Zeno di Montagna, Torri del Benaco e Ferrara di Monte Baldo – non hanno ancora formalizzato la loro adesione.
“La proposta di riconoscimento UNESCO – ha detto Castelletti – è vista con grande entusiasmo poiché valorizza una montagna straordinaria che la natura ha voluto donare. Non ci saranno nuove normative o divieti per le popolazioni locali, poiché i vincoli già esistenti non cambieranno. Il progetto UNESCO, finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento, non comporterà spese per le amministrazioni comunali. Secondo il professor Delibori, il Monte Baldo soddisfa tre dei dieci criteri richiesti per diventare Patrimonio dell’Umanità: due naturali (la biodiversità di specie animali e vegetali e la presenza di endemismi unici) e uno culturale (la nascita della botanica e farmacologia moderna). Il riconoscimento UNESCO contribuirà a salvaguardare i valori ambientali, culturali e paesaggistici del Monte Baldo, offrendo al contempo un’importante opportunità di sviluppo socio-economico per il territorio”.