Premiati gli studenti di Perbellini In giuria premi Pulitzer e grandi nomi. Il fotografo:”Il segreto delle foto è il cuore“

Due premi internazionali vinti in altrettanti Festival. Per il secondo anno consecutivo. Premi che si vanno ad aggiungere a quello vinto lo scorso anno a New York e consegnato durante una cerimonia a Carnegie Hall.
E’ il risultato raggiunto dagli studenti del fotografo e fotoreporter veronese Luciano Perbellini, da 5 anni a capo di “PerCorso Perbellini”, l’accademia di fotografia da lui creata.
Una medaglia d’argento al Tifa, Tokyo International Awards e una medaglia di bronzo al Bifa, Budapest International Foto Awards.
Si tratta di concorsi internazionali cui hanno partecipato fotografi professionisti e non provenienti da tutto il mondo.
“Mi ha fatto sorridere una mia studentessa -dice Perbellini- che alla notizia della vittoria dei due premi mi ha mandato un messaggio con scritto ‘ma quante persone hanno partecipato a questo concorso?’, con l’idea che potessimo aver vinto solo perché erano in lizza quattro gatti. La realtà è che questi concorsi sono internazionali, prestigiosi, e partecipano fotografi provenienti da tutto il mondo”.
A dare un’idea della levatura del concorso, i grandi nomi presenti in giuria.
Solo per citarne alcuni: a Tokyo c’era William Snyder, fotografo ed editore quattro volte vincitore del Premio Pulitzer, e Susan Spiritus, direttrice della galleria omonima, con base in California, che gestisce opere di luminari della fotografia come Ansel Adams, Ruth Bernhard, Manuel Álvarez Bravo e tanti altri.
A Bucarest, invece, tra gli altri, Hossein Farmani, fondatore e presidente dei Lucie Awards di New York, del Paris Photo Prize e dei London Creative Awards e Milan Racmolnar, docente di fotografia presso l’Università Metropolitana di Budapest.
Gli studenti di Luciano Perbellini, nella categoria non professionisti, hanno vinto con il libro realizzato lo scorso anno a Pantelleria, lavoro arrivato alla conclusione del corso, “Emozioni Sospese – i molti volti di Pantelleria”.
Un libro che vanta la firma del photo editor del National Geographic Marco Pinna.
“Credo che questi riconoscimenti -spiega Perbellini- siano arrivati anche per questo. Si tratta di fotografi non professionisti che però partecipano alla realizzazione di un libro accompagnati da grandi nomi del panorama internazionale. Avere come in questo caso Marco Pinna come photo editor fa decisamente la differenza. Il libro che ha partecipato ai concorsi posso dire che è un libro di alto livello”.
E un nome prestigioso c’è anche in calce al primo libro degli studenti di Perbellini “Anche questo è amore”. Quello di Monika Bulaj, fotografa, giornalista e documentarista famosa in tutto il mondo.
“L’idea di fare un libro, e quindi di dare un grande risalto al lavoro degli studenti -racconta Perbellini- è nato proprio mentre lavoravamo a questo primo progetto che consisteva nel fotografare l’amore in tutte le sue forme all’interno delle mura di casa. Quando mi misi a guardare le loro foto mi resi conto che avevano un valore che andava messo in luce. Da lì la prima pubblicazione. Poi sono arrivati i premi e siamo andati avanti. A breve infatti arriverà anche il terzo libro”.
Una naturalezza che, visti i premi vinti fino ad ora, pare paghi.
“Credo che la differenza, in tutte le loro foto, la faccia il cuore”, spiega Perbellini. “Non sono fotografi professionisti, non realizzeranno la foto perfetta, quella dal classico ‘effetto wow’. Però hanno imparato il valore delle foto come linguaggio. Hanno capito che più foto fatte in un certo modo sono in grado di raccontare storie. E raccontando storie si può arrivare al cuore delle persone”.