Tutto per la Croce Verde di Verona l’auditorium della Gran Guardia dove si è svolta la tradizionale serata di consegna delle benemerenze per anzianità di servizio. Uno ad uno sul palcoscenico si sono avvicendati i 260 soccorritori, tra volontari e dipendenti dell’ente di pubblica assistenza volontaria scaligera, premiati per l’instancabile attività umanitaria svolta al servizio della città. Una serata di festa, ricordi, lacrime di gioia e commozione nel corso della quale è stato più volte ribadito il fondamentale ruolo dell’ente nella geografia della sanità veronese. «La Croce Verde è un’istituzione pubblica che dal 1909 lavora al fianco dei cittadini e che mai ha smesso di operare, nemmeno negli anni difficili della guerra», ha esordito Perla Stancari, presidente dell’ente di pubblica assistenza. L’ente conta 13 sedi nel Veronese e 50 mezzi operativi adibiti al soccorso sanitario di urgenza ed emergenza o al trasporto: percorrono circa un milione di chilometri l’anno, per un totale di 60mila interventi sanitari. È dunque una risorsa fondamentale, ha sottolineato il sindaco di Verona, Federico Sboarina, presente alla cerimonia assieme ai rappresentanti dei Comuni in cui la Croce Verde ha sede. I veri protagonisti, applauditi dalla platea, sono stati i soccorritori: dal ricordo di quanti non ci sono più a quanti prestano servizio da un lustro, poi via via a salire nella fedeltà del servizio profuso nei confronti del prossimo. Fino al ragguardevole traguardo dei sessant’anni di appassionato impegno collezionato dal volontario Antonio Morbioli.