Il 2021 oltre a portarci il VACCINO, o meglio una distribuzione più massiccia a livello nazionale, si apre con un’altra importante notizia sul fronte Covid-19: un farmaco che viene utilizzato da più di un decennio per curare il cancro potrebbe essere efficace anche per le persone che hanno contratto il Coronavirus. Si tratta del pralatrexato, originariamente sviluppato per il trattamento dei linfomi, tumori che hanno origine nelle ghiandole.
È questo il risultato di uno studio effettuato da un gruppo di ricercatori degli Istituti di tecnologia avanzata di Shenzhen (SIAT) dell’Accademia cinese delle scienze.
Dallo studio emerge che il pralatrexato supererebbe, come efficacia, il remdesivir, principale farmaco antivirale attualmente utilizzato per trattare i pazienti con Covid-19. “Il nostro studio ha scoperto che il pralatrexato è in grado di inibire potentemente la replicazione di Sars-Cov-2 con un’attività inibitoria più forte rispetto al Remdesivir, nelle stesse condizioni sperimentali”, riferiscono gli autori, guidati dal dottor Haiping Zhang degli Istituti di tecnologia avanzata di Shenzhen e riportato dal quotidiano inglese Daily Mail.
I ricercatori sono stati ispirati dall’idea di riproporre i farmaci esistenti che erano stati originariamente sviluppati per trattare altre patologie. L’intelligenza artificiale ha aiutato nell’identificazione di tali farmaci simulando il modo in cui diversi interagirebbero con Sars-CoV-2, il virus che causa il Covid-19. Per uno screening virtuale, Zhang e colleghi hanno combinato più tecniche computazionali che simulano le interazioni farmaco-virus: questo approccio ibrido è stato utilizzato per esaminare 1.906 farmaci esistenti testando la loro potenziale capacità di inibire la replicazione del virus prendendo di mira una proteina virale chiamata Rna polimerasi Rna-dipendente (RdRP), che sostanzialmente copia e replica il materiale genetico del virus.
Attenzione, però: questo farmaco chemioterapico può provocare effetti collaterali significativi e, poiché viene utilizzato per le persone con linfoma terminale, l’uso immediato per i pazienti con Covid-19 non è ancora garantito. Nonostante questo, i risultati supportano l’uso della nuova strategia di screening per identificare farmaci che potrebbero essere modificati. “Abbiamo dimostrato il valore del nostro nuovo approccio ibrido che combina tecnologie di apprendimento profondo con simulazioni più tradizionali di dinamiche molecolari,” ha detto il dott. Zhang.