Sostegno delle fasce più deboli della società, per rispondere ai bisogni sociali emergenti come le “nuove povertà”, e sostegno ai giovani che sono in cerca di lavoro. Sono questi gli ambiti su cui si concentrano i primi due bandi del 2018 di Fondazione Cariverona, che ha stanziato in tutto 5 milioni di euro. Tre milioni sono per il bando “Povertà 2018” e altri due milioni di euro sono per il bando “Scuola, giovani e mondo del lavoro 2018”. Entrambi scadono il 15 marzo prossimo e sono consultabili sul sito della Fondazione Cariverona (www.fondazionecariverona.org). Per quanto riguarda il bando sulle nuove povertà saranno privilegiate le iniziative sviluppate in co-progettazione tra diversi attori pubblici e privati delle province di Verona, Vicenza, Belluno, Mantova e Ancona e che sono dirette a integrare i servizi già presenti sul territorio. “Vogliamo evitare la parziale dispersione delle risorse che inevitabilmente accompagna il focalizzarsi su una moltitudine di interventi che non comportano economie di scala”, sottolinea il presidente, Alessandro Mazzucco, Anche in tal senso potranno essere sperimentate soluzioni di “welfare generativo”, per far fruttare le risorse già a disposizione, senza consumarle ma “rigenerandole” a livello di servizi. I progetti che partecipano al bando devono presentare un cofinanziamento pari ad almeno il 30% dei costi complessivi. L’importo massimo che può essere richiesto varia in funzione delle caratteristiche dei progetti: fino a 100mila euro per i progetti presentati e realizzati da un singolo soggetto; fino a 300mila euro per i progetti presentati e realizzati da una rete di partner che progetta e realizza l’iniziativa. L’obiettivo invece del bando scuola, giovani e mondo del lavoro – che scade il 15 marzo prossimo – è quello di sostenere progetti che accompagnano i giovani, inseriti o meno in percorsi scolastici, in iter formativi e di esperienza che consentano loro l’acquisizione delle competenze utili per aumentare la loro capacità di trovare occupazione e la loro competitività per l’inserimento lavorativo.I progetti dovranno essere indirizzati a giovani tra i 16 e i 30 anni e presentare un cofinanziamento pari ad almeno il 30% dei costi complessivi. L’importo massimo richiedibile varia in funzione delle caratteristiche del progetto: fino a 50mila euro per i progetti presentati e realizzati da un singolo soggetto; fino a euro 150mila euro per progetti presentati e realizzati da una rete di partner.