Post Covid: “Guardia alta, ma senza allarmismi” Il prof. Ciccozzi: "Rispettiamo le regole e ne usciremo. Sì al vaccino antiinfluenzale"

Si registra un nuovo incremento di casi di Covid-19 nel nostro Paese anche se l’indice Rt, che e’ il parametro che misura la potenziale trasmissibilita’ di una malattia infettiva, tornato sotto quota 1. Ci sara’ nuovo rischio di chiusure mirate? Con l’autunno come riconoscere se i sintomi sono legati all’influenza stagionale o al Covid? A commentare la situazione attuale, gli scenari a breve e lungo termine e’ il professor Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unita’ di statistica medica ed epidemiologia del Campus Bio-medico di Roma.
“Se un focolaio epidemico e’ controllato, non vedo questa necessita’ di nuovi lockdown seppur mirati. Ricordiamoci che tra i Paesi in Europa con piu’ alto picco di nuovi contagi noi ci posizioniamo al settimo posto. Se andiamo a vedere numero di casi nelle ultime due settimane, l’Italia e’ al 14esimo posto rispetto alle altre nazioni. Questo perche’ siamo stati bravi a monitorare la situazione sin dall’inizio. Il punto e’ che se labgente sta male non deve andare a lavorare, se ci sono sintomi specifici la persona va quarantenata insomma ci sono regole precise che vanno osservate”, ha dichiarato il professor Massimo Ciccozzi.
“Abbiamo avuto una serie di vacanzieri lunghi,- prosegue
Ciccozzi- tanto che l’eta’ media dei contagiati, il mese scorso, era di 29 anni ora si e’ rialzata di 10 anni circa. Questi dati sono legati prettamente ai cluster familiari parliamo delle
famose cene tra amici e parenti senza l’uso dei dpi e questo ha portato ad avere una ‘lunga coda epidemiologia’. Quella che noi vediamo e’ una epidemiologia di sorveglianza cioe’ facciamo tamponi e intercettiamo gli asintomatici che prima non potevamo
screenare perche’ eravamo in una fase piu’ emergenziale. Oggi osserviamo un andamento lineare e non esponenziale.”
Il ritorno a scuola preoccupa in termini di nuovi casi “E’ giusto questa e’ la sanita’ e l’epidemiologia di territorio.- commenta Ciccozzi- quella che il professor Walter Ricciardi ha sempre detto di rinforzare. Non e’ un fatto incredibile, la cosa preoccupante e’ se noi abbassiamo la guardia. Ricordiamo che l’Italia rispetto agli altri paesi ha messo in campo una serie di misure e su tutte
il lockdown tanto che poi gli altri ci hanno seguito. Il nostro
Paese ha fissato l’obbligo di quarantena a 14 giorni e questa e’ un’ottima strategia di contenimento mentre al contrario gli altri paesi vorrebbero fissarlo a 7 e questo lo trovo sbagliato. Le restrizioni poste dall’Italia ci hanno sicuramente avvantaggiati. Dobbiamo essere sereni e non abbassare guardia. Registriamo una
crescita di contagi che varia tra i 1500-2000 casi, non ci sono picchi incredibili. Dobbiamo fare attenzione a chi arriva dai paesi limitrofi piuttosto dove si verificano alti picchi di contagio e proseguire con la sorveglianza epidemiologica che significa effettuare i tamponi”.
“La scienza- spiega l’epidemiologo- fornisce le informazioni la politica da’ le direttive sulla base di cio’ che la scienzaoffre. Ma attenzione la scienza non puo’ entrare in politica perche’ altrimenti potrebbe fare danni catastrofici. Il Natale? Lo passeremo sicuramente con pandoro e panettone, ma ci sarà ancora in giro anche il virus. Le misure restano le solite. In più consiglio vivamente il vaccino antiinfluenzale, può davvero essere molto utile”.