“Come certi treni che si fanno attendere, anche la risposta a questa interrogazione ci ha messo ben più del tempo previsto ad arrivare: ben 16 mesi. Ora è arrivata, ma non ha portato nessuna buona notizia per la stazione di Porta Vescovo, per gli abitanti dell’area, che vedono nella sua valorizzazione una possibilità di riqualificazione per il quartiere, e neppure per i tanti studenti universitari e pendolari per i quali questa stazione potrebbe svolgere un ruolo strategico negli spostamenti quotidiani”. Così la vicecapogruppo del PD in Consiglio regionale Orietta Salemi e il consigliere comunale Stefano Vallani commentano la risposta arrivata martedì 17 settembre in Consiglio regionale all’interrogazione sul piano di riqualificazione della stazione di Porta Vescovo a Verona. In particolare, l’interrogazione – depositata da Orietta Salemi nel maggio del 2018 – chiedeva chiarimenti alla giunta regionale sul finanziamento degli interventi di riqualificazione. “Purtroppo – aggiunge Salemi – abbiamo avuto la conferma che in tutto questo tempo ci si è limitati a un’operazione di abbellimento e che per quella che è la seconda stazione di Verona la Regione non ha un vero e proprio piano di sviluppo. Alle dichiarazioni di Orietta Salemi si aggiungono le parole del consigliere comunale Stefano Vallani, da tempo tra i sostenitori della necessità di una riqualificazione della stazione di Porta Vescovo: “Porterò la questione nuovamente all’attenzione dell’amministrazione comunale – sottolinea -. Su Porta Vescovo abbiamo bisogno di un impegno congiunto tra Comune, Regione e RFI al fine di raggiungere un livello di servizio e vivibilità degno e adeguato a una stazione che è molto frequentata dai veronesi”.