La bellezza di Porta Nuova dopo il restauro lascia senza fiato. Così, i veronesi, non l’hanno mai vista, tant’è che questo è il primo vero intervento conservativo realizzato su tutto il manufatto negli ultimi decenni. I lavori più recenti risalgono infatti a più di 20 anni fa, limitati alla pulizia dei paramenti e al disboscamento delle erbacce. A settembre erano stati tolti i teli dalla facciata del monumento che guarda verso il corso, oggi è stata la volta degli altri tre lati, pronti per mostrarsi ai cittadini e ai turisti che presto torneranno a Verona. I lavori del corposo restauro che ha interessato la principale porta d’ingresso cittadina sono infatti definitivamente finiti. Iniziati ufficialmente nell’ottobre 2019, avrebbero dovuto concludersi entro l’estate scorsa. Tuttavia, lo stop forzato causato dal Covid e le limitazioni imposte dalla pandemia, hanno ritardato solo di qualche mese la consegna dell’opera, grazie anche ad una forte accelerata sui tempi del cantiere.
La Porta di ingresso alla città è stata protagonista del primo restauro con sponsor realizzato su un monumento cittadino. Una formula che, per effetto del Decreto legislativo del 18 aprile 2016 (articoli 19 e 115), ha permesso all’Amministrazione di avvalersi della formula della ‘sponsorizzazione tecnica’, ottenendo così il restauro completamente gratuito dell’edificio storico, per un’operazione a vantaggio dei veronesi ma anche dei turisti. Il tutto, a costo zero per il Comune. Le spese del restauro sono state infatti a carico del Raggruppamento temporaneo che si è aggiudicato il bando per la sponsorizzazione tecnica riguardante l’intervento di Porta Nuova, con a capo la ditta The Media S.r.l., leader a livello nazionale nel settore sponsor, Tieni Costruzioni 1836 S.r.l. incaricata dell’esecuzione dei lavori e DMA Associati S.r.l. per la parte dei servizi tecnici.
Circa un milione di euro il costo dei lavori, progettazione compresa. Un restauro complesso e minuzioso, che non ha risparmiato nemmeno un centimetro della Porta. Dalla rimozione delle erbacce e delle sterpaglie presenti tra i muri e sul tetto, alla rimessa in pristino delle masse lapidee, dalla sigillatura al restauro conservativo, fino alla ripresa del colore naturale delle murature, ogni piccolo intervento ha contribuito al risultato finale.
Un ruolo da protagonista nel restituire splendore al monumento l’avrà poi l’illuminazione. Le luci infatti, pur tenendo conto delle peculiarità specifiche di Porta Nuova, sono state progettate per diventare elemento di design, con installazioni realizzate apposta per Verona. Completata la parte esterna, l’attenzione può spostarsi all’interno, più di 3 mila metri quadrati di superficie da ripulire e riprogettare, per rendere la Porta omogenea e usufruibile, attraverso un progetto che la renda visitabile in sicurezza, tetto compreso.
Questa mattina il sindaco Federico Sboarina si è recato sulla Porta per vederne l’esito dei lavori con l’assessore ai Lavori pubblici Luca Zanotto, il soprintendente Vincenzo Tinè e l’ing. Francesco Tieni per la ditta Tieni Costruzioni.
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