Porta Nuova, giovane arrestato con quasi 50 grammi di hashish Un marocchino di 32 anni è stato fermato per un controllo a Porta Nuova e poi arrestato dalla Polizia di Stato perché trovato in possesso di circa 50 grammi di hashish.

Alla stazione di Porta Nuova è stato arrestato un giovane marocchino di 32 anni accusato di traffico di stupefacenti. La condanna è di 6 mesi di reclusione con annessa multa di 800 euro.

Giovane arrestato a Porta Nuova

Da una segnalazione pervenuta dalla Sala Operativa della Questura di Verona il giovane, indicato come persona sospetta che si aggirava nella zona, è stato individuato e arrestato all’interno della stazione di Porta Nuova venerdì scorso da una pattuglia della Polizia Ferroviaria del Settore Operativo di Verona, impegnati nei controlli, affiancati dai militari dell’Esercito impegnati da novembre scorso nel piano “stazioni sicure”.

Lo straniero, sebbene irregolare nel territorio, si è dimostrato apparentemente collaborativo nei confronti degli agenti che lo stavano accompagnando in ufficio, mantenendo la calma e nascondendo il proprio nervosismo per evitare un controllo più approfondito.

Ma il suo strano comportamento non è sfuggito ai poliziotti i quali notavano che, mentre il ragazzo camminava accomodandosi i pantaloni con apparente indifferenza, faceva sfilare a terra dall’interno alcuni pezzi di materiale scuro confezionato con del cellophane, poi risultato trattarsi di sostanza stupefacente, nel tentativo di disfarsene.

Recuperato il materiale, quale elemento di prova, gli agenti hanno completato il controllo negli uffici procedendo alla perquisizione e, nascosto negli indumenti, hanno rinvenuto un altro involucro, sempre di tipo “cannabinoide”.

La condanna

Lo straniero, arrestato in flagranza per il reato di traffico di stupefacenti, il giorno successivo è stato condotto in udienza innanzi al Giudice del Tribunale di Verona il quale, dopo aver convalidato la misura, lo ha condannato alla pena di 6 mesi di reclusione ed 800€ di multa, sospendendone gli effetti, anche detentivi, e disponendo la confisca e la distruzione della sostanza stupefacente.

La posizione è stata già segnalata all’Ufficio Immigrazione della Questura scaligera per la possibile adozione di un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.