Il grande cantiere di Porta Borsari è in dirittura di arrivo: per il mese di agosto dovrebbe riaprire lungadige Panvinio, entro l’anno il resto del cantiere dovrebbe essere smobilitato. Dovranno essere però posizionate le griglie per l’acqua in corso Cavour, davanti a Porta Borsari e sarà quindi necessario restringere la carreggiata.
Tutto questo e altro ancora è emerso nella conferenza stampa-sopralluogo che si è tenuta questa mattina con il presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli e gli assessori Tommaso Ferrari e Federico Benini.
Si è conclusa con successo infatti la fase principale e più delicata dei lavori, ovvero quella che ha permesso di realizzare la condotta sotterranea per collegare Porta Borsari a gravità direttamente con l’Adige. Opera di ingegneria idraulica di grande valore che segna un passaggio storico per un’area ciclicamente soggetta ad allagamenti negli ultimi secoli (testimonianze documentali risalgono addirittura ad un consiglio
comunale di fine ‘800) realizzata con tecnica no-dig, ovvero senza scavo a cielo aperto. Sono stati infatti posati circa 120 metri di tubazione del diametro di 1,4 metri lavorando totalmente sottoterra fino ad una profondità massima superiore ai 10 metri di profondità. Realizzati anche due pozzi di raccolta per un volume complessivo di invaso di 300 metri cubi, il tutto in una zona ad alta presenza di reperti archeologici e sottoservizi.
L’opera, costata 2,5 milioni e finanziata dalla Regione Veneto grazie ai fondi per la tempesta Vaia e realizzata da Acque Veronesi, rappresenta uno dei molti interventi concreti realizzati con l’obiettivo complessivo della messa in sicurezza del territorio ed è certamente la più significativa in ambito urbano. Si tratta di una serie di interventi volti a minimizzare i rischi derivanti da eventi estremi, di fronte ai quali si deve sempre lavorare per limitare i potenziali danni a persone e cose, a riprova della grande attenzione che si sta ponendo da anni sul tema nella nostra regione.
Necessari ancora alcuni mesi affinché l’opera sia pienamente funzionante, restano infatti da completare alcuni interventi al contorno che prevedono l’installazione delle idrovore, che entrano in funzione nel caso di piena del fiume, e la realizzazione del sistema di caditoie stradali, per cui si stanno concordando con il Comune le modalità di intervento migliori per limitare il più possibile i disagi sul traffico. Nelle prossime settimane scatterà l’operazione di pulizia di 20mila caditoie per 280 mila euro di spesa.
Home La Cronaca di Verona Porta Borsari, cantiere al traguardo. L’intervento anti-alluvioni costa 2,5 milioni