Popolare di Vicenza e Veneto Banca rinunciano alla sospensiva sul raggiungimento dell’80% delle adesioni all’offerta di transazione ai soci e annunciano che il 19 aprile pagheranno il corrispettivo dell’offerta, pari a 441,3 milioni di euro. Nello specifico si tratta di 192,8 milioni di euro, dopo adesioni da 66.770 azionisti (71,9%), portatori del 68,7% delle azioni comprese nell’Offerta di Transazione per Bpvi e di 248,5 milioni per Veneto Banca. Le adesioni finali sono pervenute da 54.374 azionisti, equivalenti al 72,6% del totale, portatori del 67,6% delle azioni comprese nel perimetro. I denari saranno versati in conto corrente entro il 19 aprile. L’esito dell’offerta di transazione ai soci della Popolare di Vicenza «è stato comunque un risultato molto soddisfacente» ha affermato il presidente Gianni Mion in conferenza stampa. L’istituto «ha superato un primo esame scritto, venir considerata solvibile dalla Bce, per essere ammesso all’esame al Dg Comp». «Se passiamo questo esame prodromico per l’ingresso dello Stato nelle banche» potremo «finalmente cominciare a lavorare al piano». «Nutriamo speranza di passare anche l’esame orale». Il ceo Fabrizio Viola è invece intervenuto sul futuro delle due banche spiegando che: La trattativa per la ricapitalizzazione precauzionale di Popolare di Vicenza e Veneto Banca «vede tutte le due banche impegnate a lavorare in modo unitario perché sempre più si lavora guardando al progetto unitario. L’interlocuzione con le autorità europee è seria, costruttiva. L’obiettivo è arrivare a risultati in tempi brevi. Oggi è assolutamente prematuro arrivare a numeri e tempi» ha detto l’A.d di Popolare di Vicenza “Le cose migliori di solito si fanno fuori dai tribunali, questo e’ un auspicio che faccio anche per Cattolica” ha quindi aggiunto Viola, in merito al confronto in essere tra le due societa’ scaturito dallo scioglimento delle joint venture esistenti.