Sono circa 30mila, secondo le stime di Intesa SanPaolo, gli ex soci e clienti delle due banche venete a cui si rivolgerà l’iniziativa del gruppo da 100 milioni per sanare situazioni di grave difficoltà. A dare le stime è stato Stefano Barrese, responsabile della Banca dei Territori di Intesa Sp, a margine di un’iniziativa della Coldiretti, a Bergamo. Dopo l’annuncio di qualche giorno fa, «imprenditori e associazioni ci hanno detto che condividono il nostro approccio. Alcune associazioni di consumatori – spiega Barrese – potrebbero non essere soddisfatte per la platea, che comunque è un pò più piccola della platea intera degli azionisti. Nei nostri calcoli sono circa 30 mila clienti: è comunque un numero importante». L’idea è di partire già all’inizio del 2018. «Quando apriremo la raccolta di adesioni, che sarà nei primi mesi del 2018 fino ad aprile/maggio avremo un’idea più chiara dei numeri ma le nostre stime – ribadisce – sono quelle». Sulle tempistiche, ancora non è stato tutto deciso, «ma l’idea è dedicare la prima parte del 2018 alle domande, con una sorta un’autovalutazione per gli azionisti. Chiusa la casistica, quindi all’inizio del secondo semestre 2018, possiamo pensare di partire con l’iniziativa di tipo finanziario, per ridare un pò di fiducia a questa fascia». Chi aveva aderito all’offerta transattiva di Bpvi e Veneto Banca non sarà escluso. «In realtà – dice Barrese – noi l’abbiamo aperta a prescindere. Terremo conto, nei criteri di partecipazione, anche delle quote di quanto hanno già incassato (il plafond per il singolo non potrà essere superiore a 15mila euro, ndr). Dipenderà dalle somme che hanno già ricevuto». Barrese spiega che per alcune categorie, come gli ultra ottantenni, ci sarà qualche possibilità in più: il plafond sarà distribuito con «quote quinquennali di strumenti finanziari, tipo fondi, che si possono incassare o si possono anche tenere», incassando annualmente i rendimenti.