Un ponte tibetano sul Garda. Il viaggio parte, per chi transita sulla Strada Gardesana provenendo da Torri, dall’imboccatura per Crero. Un’irta salita asfaltata, percorribile tranquillamente con l’auto, conduce fino alla chiesetta di San Siro a Crero (Crér). Si tratta di una contrada fondata in epoca medievale e un tempo importante nodo viario, punto d’incontro delle mulattiere che venivano da Torri, San Zeno, Albisano e Pai.
Nelle vicinanze, poco prima dell’edificio religioso, è possibile parcheggiare la macchina (una ventina di posti in tutto). Da qui a piedi s’imbocca la strada che conduce al ponte tibetano. Superata la chiesa di San Siro, risale al 1713, ci s’incammina lungo il sentiero fino ad arrivare ad un bivio. La segnaletica (vedi foto) indica la stradina (n.41) da seguire per giungere verso la nostra meta. Un viaggio ammirando la bellezza e maestosità del Garda con lo sguardo che spazia sulla sponda bresciana dove si erge l’inconfondibile sagoma del monte Pizzocolo (metri 1582), localmente detto monte Gu, e ancora più a nord il monte Tremalzo (metri 1974) con le alte falesie che scendono dagli altopiani di Tignale e Tremosine. Volgendo gli occhi sulla sponda veronese del Garda si scorgono, verso nord, i nuclei abitati di Pai di sotto e di sopra e, più in alto, alcune frazioni di San Zeno (Villanova, Laguna e Castello).
Dopo mezz’ora scarsa di cammino si arriva al Ponte tibetano costruito grazie ad un bando promosso dal Gal e inerente il progetto di promozione del turismo sportivo sul Monte Baldo (spesa sostenuta dalla Regione Veneto e dal Comune di Torri del Benaco). Lungo 34 metri e largo un metro il ponte può essere percorso esclusivamente a piedi: nel punto centrale dista dal fondo della forra di 54 metri.
Con la costruzione del ponte si è trovata la soluzione di collegare le frazioni di Crero e Pai, sempre del Comune di Torri del Benaco, superando la stretta forra della Valle Vanzana e così dar continuità a quello che comunemente viene chiamato “Senter del mees”, un bellissimo tracciato che percorre tutto il versante occidentale del Monte Baldo ad una quota variabile tra i 200 e 400 metri di quota e che proprio a Crero (provenendo da sud) o Pai (provenendo da nord) era costretto a confluire sulla trafficata Gardesana per l’impossibilità di superare l’ostacolo rappresentato appunto dalla Valle Vanzana.
Oltre a dare continuità al “Senter de mees” permette di creare un bellissimo anello, con partenza appunto dalla chiesetta di S. Siro a Crero.
Si percorre il sentiero 39 sino a S. Zeno di Montagna per poi rientrare dal sentiero 38 del “bus de la volpe” e tornare a S. Siro attraverso il ponte. Chi volesse arrivare al Ponte Tibetano partendo da Pai conviene cercare parcheggio nei pressi del Porto per poi imboccare il sentiero 39 in loc. Piaghen che conduce a Crero e rientrare da via Casetta per Pai di Sopra.
Alessandro Foroni