Ponte Nuovo riapre a una corsia da settembre, fine lavori? “Tra un anno”

Verona 04/03/2024 viabilità Ponte Nuovo, nuova impalcatura viabilità Photo Giorgio Marchiori

Tra poco più di un’ora è stata organizzata la conferenza stampa per la riapertura di Ponte Nuovo. Una corsia a disposizione dei cittadini che da lungo tempo si sono ritrovati – per lavori di manutenzione – senza un’arteria fondamentale del centro storico.

Alle ore 10.30, Ponte Nuovo, assessore a Strade e Giardini Federico Benini aggiornerà la cittadinanza sui lavori a Ponte Nuovo con la riapertura alla viabilità di una corsia

Presente l’ing. Nicola Zamperini della Direzione Grandi Opere e Ponti.

Aggiornamento: A inizio riapre Ponte Nuovo a una corsia. “Fine lavori tra un anno”

Tempo due settimane a Ponte Nuovo tornerà percorribile in una corsia di marcia. E’ infatti prevista per i primi giorni di settembre la riapertura definitiva  della corsia che da via Nizza porta a piazza San Tomaso, agevolando così i cittadini che dal centro vanno verso piazza Isolo e Veronetta, ad oggi costretti a passare su Ponte Navi e percorrere i lungadige Pasetto e Porta Vittoria.
Insieme alla corsia aprirà anche il passaggio pedonale che la affianca, tutto riqualificato compresi i parapetti lapidei, mentre dal 22 agosto sarà chiuso quello oggi aperto per pedoni e biciclette, ciò per consentire lo spostamento del cantiere dalla corsia di monte a quella di valle, dove si concentreranno i lavori nei prossimi mesi.
L’attraversamento a piedi o in bicicletta tornerà quindi possibile con la riapertura della corsia e del marciapiede adiacente ai primi di settembre.
Parte così la fase finale dei lavori di ripristino statico ed adeguamento sismico della struttura, avviati a novembre 2021 e la cui conclusione è programmata per l’estate dell’anno prossimo.
 L’apertura definitiva della struttura è prevista tra circa un anno, nell’estate 2025.
I lavori su Ponte Nuovo sono iniziati con la precedente Amministrazione a novembre 2021, rallentati rispetto al cronoprogramma iniziale a causa della bonifica bellica che ha portato al ritrovamento di alcuni reperti e dei danni alle impalcature provocati dalla piena dell’Adige del 31 ottobre scorso che hanno reso necessaria la predisposizione di un nuovo ponteggio meccanizzato, con possibilità di sollevamento dello stesso in caso di futuri eventi, in modo da ridurre ulteriormente il rischio idraulico durante l’esecuzione delle opere.  Tutti interventi che hanno richiesto specifiche procedure amministrative e un aumento del costo dei lavori di 750 mila euro. L’opera finita costa quindi circa 3 milioni di euro.
“Ai primi di settembre apre la corsia in uscita dal centro che migliorerà la viabilità della zona – ha detto l’assessore alle Strade Federico Benini-. Parte così l’ultima fase dei lavori su Ponte Nuovo, una struttura risalente al 1946 e sulla quale era indispensabile intervenir-. Non serve scomodare la tragedia del ponte Morandi di Genova per sottolineare l’importanza di questi lavori, nonostante i disagi che inevitabilmente provocano.  I lavori su Ponte Nuovo sono iniziati con la precedente Amministrazione a novembre 2021- ricorda l’assessore-  rallentati rispetto al cronoprogramma iniziale a causa della bonifica bellica che ha portato al ritrovamento di alcuni reperti e alle prescrizioni del Genio Civile dopo la piena dell’Adige del 31 ottobre, prescrizioni che hanno richiesto specifiche procedure amministrative e un aumento del costo dei lavori di 750 mila euro”.
Intervento: smontaggio, pulizia e restauro degli elementi lapidei di rivestimento del ponte, compresi i parapetti in pietra; completa rimozione del manto stradale per consentire il risanamento delle strutture sottostanti. Ripristino delle capacità statiche della soletta e delle travi principali, nonché degli altri elementi resistenti. Per l’adeguamento antisismico, isolamento della struttura del ponte dal suolo attraverso l’utilizzo di speciali dispositivi di appoggio, che consentono l’attenuazione delle sollecitazioni sismiche;  impermeabilizzazione della struttura, nuovo sistema di raccolta e smaltimento acque meteoriche, sostituzione di tutte le condotte di sottoservizi (telefonia e fibre, acqua, energia elettrica, gas).