Arpav ha monitorato la qualità dell’aria di Villafranca con un laboratorio mobile in via Magenta, dal 4 novembre 2022 al 2 gennaio 2023 e dal 4 maggio al 2 luglio scorso. Secondo le rilevazioni non risultano critici il biossido di zolfo e il monossido di carbonio, in analogia con quanto accade nella provincia di Verona, e anche il benzo(a)pirene, il biossido di azoto e il benzene.
Le polveri PM10 nel periodo invernale e l’ozono in periodo estivo rappresentano gli inquinanti più critici. La concentrazione di polveri PM10 ha superato il valore limite giornaliero per la protezione della salute umana per 8 giorni su 94 di misura (9% del periodo) e il suo valore medio nei due periodi di monitoraggio è stato 29 μg/m3 (microgrammi al metrocubo). E’ stato stimato, per Villafranca Veronese, il rispetto del limite normativo della media annuale di polveri PM10 e il superamento del valore limite della media giornaliera per più dei 35 giorni consentiti. L’ozono ha mostrato valori medi inferiori a quelli della centralina di riferimento di Verona-Giarol. Sono state osservate 16 giornate di superamento del valore obiettivo sulla media mobile di 8 ore (pari a 120 μg/m3), mentre non sono state superate le soglie di informazione (di 180 μg/m3) o di allarme (di 240 μg/m3). Durante il periodo di monitoraggio, le condizioni meteorologiche sono state prevalentemente poco dispersive per gli inquinanti, sia nel periodo estivo sia in quello invernale. Nel periodo estivo, nel 17% delle giornate le condizioni meteorologiche sono state molto favorevoli alla formazione di ozono.