Polo logistico di Campagnola: la Giunta lupatotina cede ai privati L’opposizione in coro: traditi i lupatotini e massacrata la frazione di Raldon. La mercificazione del territorio porterà ulteriore traffico e potenziali danni per la salute.

La Giunta comunale di San Giovanni Lupatoto ha deciso di accordarsi e di accettare la proposta transattiva del privato che intende costruire il polo logistico di Campagnola e rinunciare così alla causa che ha visto vittorioso il Comune.

Polo logistico di Campagnola ceduto a privati

A nulla sono valsi gli appelli accorati lanciati di tutti noi consiglieri opposizione durante la seduta del consiglio comunale dello scorso 15 aprile affinché si proseguisse nella causa, né l’abbandono dell’aula al momento della discussione da parte di alcuni consiglieri di maggioranza, in particolare dei consiglieri e dell’assessore di Fratelli d’Italia (Davide Bimbato, Bianca Grigoli e Maurizio Simonato) e di una consigliera di Raldon (Annalisa
Perbellini), presumibilmente non linea con il resto della maggioranza.

Nemmeno la presenza di un nutrito gruppo di cittadini che si sono presentati in municipio per manifestare il loro dissenso a questa opera scellerata è riuscita a convincere la Giunta a non abbandonare il proprio iniziale intento di contrastare la costruzione di questo enorme polo.

Ricordiamo, infatti, che come sollevato nel ricorso presentato dal Comune di San Giovanni Lupatoto e pienamente recepito nella sentenza del TAR Veneto, questo progetto non considera le molteplici criticità sollevate da ARPAV, che non riguardano solo la viabilità comunale, ma anche gli impatti dell’intervento sotto il profilo del suolo, dell’ambiente, della salute della popolazione residente, nonché gli impatti complessivi e cumulativi dell’opera, tenendo conto dell’altro impianto logistico già in corso di realizzazione (PUA Belvedere).

Si tratta di un compromesso che macchia una storia di battaglie ambientali portate avanti da tutte le precedenti amministrazioni del Comune di San Giovanni Lupatoto e di cui l’attuale maggioranza al governo della città si è assunta la responsabilità a fronte del totale dissenso manifestato dalle forze di opposizione e dai cittadini.

Infine, ci chiediamo se il fatto che il sindaco non abbia partecipato a tutte le deliberazioni di Giunta inerenti al polo logistico di Campagnola sia da ascriversi ad un suo potenziale conflitto di interessi. Se fosse questo il motivo, il primo cittadino, per trasparenza dell’azione amministrativa, doveva dichiaralo anticipatamente.

Tra l’altro i pesanti riflessi urbanistici sulla nostra comunità e sulla frazione di Raldon derivanti dalla rinuncia al ricorso al Consiglio di Stato, secondo il nostro parere, doveva vedere il coinvolgimento per competenza del Consiglio comunale e non solo della Giunta (dimezzata tra l’altro dalle assenze, tra cui spicca quella costante del sindaco).

Se la Giunta (al completo) voleva essere corretta e trasparente doveva richiedere il parere di ARPAV sulla congruità della compensazione ambientale. Aver omesso questa verifica da parte dell’ente regionale di tutela della salute pubblica denota, in questo caso, la scarsa o totale mancanza di sensibilità in materia ambientale da parte di tutti i membri della Giunta comunale, compreso il responsabile della salute pubblica indicato dalla legge, cioè
il sindaco.

L’incontro

Poiché ci sembra importante informare a dovere i cittadini, invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare all’incontro che si terrà venerdì 17 maggio 2024 alle ore 20:30 presso la ex canonica di Pozzo (Via D. Chiesa n. 1), in cui discuteremo sulla decisione presa dalla maggioranza e sulle sue conseguenze.