Continua l’attività della Polizia Locale con iniziative di prevenzione e di rispetto della legalità, grazie agli incontri nelle scuole sia nell’ambito dell’educazione stradale, con oltre 5.000 studenti già raggiunti, che attraverso una illustrazione di norme e comportamenti corretti tra i più giovani. Grazie all’iniziativa della dirigente scolastica Carla Basurto, dell’Istituto Cangrande di Verona, gli agenti del nucleo cinofilo e i cani Pico ed Axel hanno incontrato gli studenti della classe 2F dell’ITS, affrontando temi legati al benessere dell’animale e soprattutto al rapporto tra conduttore e cane antidroga e di come si costruisca proprio sulla fiducia tale simbiosi. In un corretto rapporto uomo-cane, seppur di tipo affettuoso, confluiscono affiatamento, autorevolezza e condizionamento. Il cane è un animale fisiologicamente sociale ed ha un innato bisogno di aggregarsi. Il comportamento predatorio presente nel cane è un atto atavico che può nascere da uno stimolo visivo, acustico, olfattivo e ambientale.
Si è discusso del motivo per cui il pastore tedesco sia tanto ampiamente utilizzato dalle forze dell’ordine, ed in generale come cane da lavoro; per spiegare questo si è risalito alle origini della razza, quando si ricercavano cani con caratteristiche di ausilio all’attività dell’uomo, in grado di ubbidire e soprattutto di accettare la presenza dell’uomo come superiore gerarchico, coadiuvandolo nelle attività di pastorizia, conduzione e difesa. Inoltre il pastore tedesco è capace di prodigarsi nel proprio compito, incurante degli inquinamenti ordinari presenti negli scenari, dove anche la Polizia Locale, spesso opera a tutela dei cittadini, al fine di migliorare la sicurezza urbana; capacità, quindi, di soggiacere alla volontà umana anche in circostanze completamente avverse, quali le tipiche situazioni pregne di tensione e di imprevedibilità che si verificano durante i servizi. Sono state effettuate esercitazioni di carattere ludico, simulate nel cortile della scuola. E’ stata inoltre data una dimostrazione di obbedienza, strumento di controllo che consente di vivere la relazione uomo-cane in sicurezza, nel rispetto dei ruoli, costruendo così il necessario rapporto gerarchico e fiduciario. E’ stato illustrato come l’unità cinofila sia composta dal binomio inscindibile di un operatore di Polizia Locale, denominato conduttore, e di un cane addestrato a svolgere compiti di supporto al servizio d’istituto, nel servizio di controllo del territorio e di prossimità, con particolare attenzione a quei servizi in cui le capacità operative del cane possono essere valorizzate, al fine di garantire e incrementare la sicurezza urbana. La principale attività dell’unità cinofila è preposta a localizzare sostanze stupefacenti occultate, ispezionare boschi, zone impervie, casolari isolati e scoraggiare l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti in prossimità di istituti scolastici e aree verdi pubbliche, piuttosto della zona della stazione dove Pico ed Axel sono impiegati quasi quotidianamente.
Inoltre gli istruttori hanno illustrato agli studenti materie più specifiche e professionali, sempre prevalenti nell’impiego del cane da parte della Polizia Locale, quali la normativa sugli stupefacenti, evidenziando altresì quando ricorre la fattispecie penale per la detenzione di droga e quando invece ricorre quella amministrativa e le relative conseguenze di carattere amministrativo accessorio (es. ritiro e sospensione della patente o sospensione del certificato per la guida del ciclomotore).
Commento Assessora Sicurezza, Legalità e Trasparenza Stefania Zivelonghi: “Teniamo particolarmente agli incontri tra Polizia Locale e scuole. Far conoscere ai giovani le attività di prevenzione e presidio, contribuiscono certamente a migliorare la qualità della vita dei cittadini, favorendo la positiva percezione della sicurezza.”