Polizia Locale a centrali unificate Risultato atteso da 6 anni. Il presidio consente di intervenire rapidamente nelle emergenze

Verona 12/03/2024 amministrazione Lungadige Galtarossa, sindaco Damiano Tommasi, assessori alla Sicurezza Stefania Zivelonghi e alla Mobilità Tommaso Ferrari, Comandante Polizia locale Luigi Altamura Inaugurazione delle Centrali unificate Polizia locale e mobilità, e sala gestione crisi viabilità amministrazione Photo Giorgio Marchiori

C’erano tutte le massime autorità a inaugurare la nuova centrale di crisi della Polizia Locale in Lungadige Galtarossa: il prefetto Martino, il sindaco Tommasi, il questore Massucci, il comandante Altamura e gli assessori Ferrari e Zivelonghi hanno assistito al taglio del nastro della centrale che raccoglie in tempo reale i dati sulla mobilità, il traffico in città, la sicurezza, gli spostamenti dei bus Atv, l’attività della Protezione Civile e coordina i grandi eventi come il G7 di questi giorni.
Da oggi c’è solo una porta a vetri che separa la Centrale del Traffico dalla Centrale operativa della Polizia locale, che ha lasciato la vecchia sede in via del Pontiere per quella in Lungadige Galtarossa, dove si già trovavano gli uffici della Mobilità e Traffico. Un risultato atteso da almeno sei anni al quale l’amministrazione ha dato grande priorità e che ha saputo realizzare celermente.
E’ grazie a questi ‘cervelloni’ che la città è costantemente monitorata e presidiata, negli spazi pubblici, nelle piazze e nei giardini, così come nelle strade cittadine, dalle grandi arterie alle vie di quartiere.
Un presidio h24, 7 giorni su 7, che in caso di emergenza permette di intervenire rapidamente con le misure necessarie. Prevenire è la parola d’ordine e per farlo al meglio le centrali devono parlarsi in tempo reale, condividere banche dati e informazioni, in collegamento anche con le altre Forze dell’Ordine cittadine ed enti come Atv, Amia, Agsm-Aim, Acque Veronesi.
E’ in quest’ottica che è stato realizzato il Sistema integrato per la mobilità e la sicurezza, il complesso sistema tecnologico finalizzato al controllo del territorio e al monitoraggio della mobilità urbana costituito da numerosi sistemi telematici coordinati e gestiti tramite alcune centrali operative territoriali connesse tra loro.
Tutto efficiente in vista anche dall’avvio a Verona del vertice G7 per il quale è stato predisposto un piano della sicurezza e della viabilità straordinari. Un appuntamento che è solo uno dei tanti eventi in programma da qui ai prossimi mesi, dal Vinitaly all’apertura del sottopasso di via Città di Nimes, dalla visita di Papa Francesco il 18 maggio al G7 della Camere basse a ottobre. Senza contare le grandi opere in corso come l’Alta Velocità/Alta Capacità e quelle per la filovia, o il grande appuntamento con le Olimpiadi nel 2026.

Un sistema integrato di controllo

“Un risultato atteso da molto tempo e che oggi riusciamo a vedere concretizzato” – ha detto il sindaco Damiano Tommasi-.
“Un obiettivo al quale abbiamo iniziato a lavorare fin dai primi mesi dell’insediamento, cogliendone necessità e opportunità – ha detto l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi-. Qui le Centrali lavoreranno per prevenire disagi e difficoltà, un’operatività che i cittadini non vedono ma di cui beneficiano, questo è il lavoro di chi fa prevenzione. Grazie a questa unione le comunicazioni tra Centrali sono facilitate dalla messa a sistema di strumentazione sofisticata e dalla vicinanza fisica e visiva che accorcia i tempi di intervento e reazione, specialmente in condizione di crisi. Inoltre, in caso di necessità, la centrale operativa della Protezione Civile potrà essere attivata qui, e anche sotto questo profilo l’efficientamento sarà notevole”.
“Grazie a questa unificazione avremo una città più controllata nei flussi di traffico e sul fronte sicurezza – ha aggiunto l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari-. Un risultato, che rappresenta dal punto vista operativo quel miglioramento silenzioso di cui spesso non ci si accorge, che aiuta gli uffici pubblici, la città, le istituzioni a prevenire, appunto, fenomeni di crisi”.
“Le istanze di sicurezza provenienti dalla collettività richiedono un alto livello di vigilanza sul piano strategico e operativo, e di conseguenza l’attuazione di sistemi integrati di controllo del territorio che coinvolgano tutti i livelli di governo e in conseguenza gli interventi da parte delle Forze di polizia debbano avvalersi della collaborazione della Polizia locale, la quale rappresenta un valore aggiunto sia per l’incisività e aderenza alla realtà locale sia per l’economia e l’efficacia dei dispositivi di prevenzione, per cui occorre incentivarne l’azione di controllo attraverso presidi fissi o mobili” ha aggiunto il Comandante della Polizia locale Luigi Altamura.