È stata una giornata intensa quella di sabato: da un lato, l’emozione per l’arrivo del Santo Padre a Verona, dall’altro la massima allerta di tutte le Forze di Polizia di Stato, coordinate dal Centro della Gestione della Sicurezza dell’Evento, affinché la visita papale si svolgesse in piena inclusività ma, al contempo, in completa sicurezza.
Polizia di Stato nel giorno di visita del Papa
E mentre dalle prime ore del mattino circa quattrocento uomini di tutte le Forze di Polizia erano in campo per garantire tutto questo, la Polizia di Stato veronese ha tratto in arresto due cittadini albanesi coinvolti in alcuni clan criminali albanesi in lotta tra loro per motivi di supremazia territoriale: erano ricercati in campo internazionale con l’accusa di associazione a delinquere, omicidio, corruzione di pubblico ufficiale, produzione e traffico di sostanze stupefacenti.
Venti ore di operazioni, coordinate dall’Unità FAST-SIReNE del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e 14 i mandati d’arresto eseguiti: 14 in Albania, 6 in altri paesi europei e 2 in Italia, a Verona.
I due arrestati, sono stati intercettati dagli agenti della Squadra Mobile scaligera proprio sabato, mentre i fedeli accoglievano con emozione Papa Francesco e l’atmosfera a Verona era di festa e serenità. Entrambi erano già agli arresti domiciliari per altri procedimenti a loro carico.
Gli arresti
Uno di loro – 49enne albanese – è stato subito intercettato dai poliziotti; l’altro – un 36enne sempre di origini albanesi – era evaso dai domiciliari ma, grazie alle ricerche subito attivate dagli agenti della Squadra Mobile, è finito in manette.
I due ricercati sono ora in carcere a Montorio, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.