L’assessore alle pari opportunità, Jacopo Buffolo risponde al deputato veronese di Fratelli d’Italia , Marco Padovani in merito alla nota diffusa che polemizza sul corteo del Verona Pride 2024.
“L’obiettivo è quello di guardare all’importante evoluzione che il Comune di Verona ha fatto dando cittadinanza concreta a tutti e tutte, a prescindere dai loro orientamenti sessuali e identità di genere – precisa l’assessore -.
Fino a due anni fa erano ancora in vigore le famigerate “Mozioni Omofobe del 1995” che proiettavano la nostra città in tempi ben più remoti del XXI secolo. Quello che è indecoroso è che siano durate fino all’arrivo di questa Amministrazione, nel segno del disprezzo che non è certo un valore che migliora la qualità di vita di una comunità. Siamo orgogliosi della città che siamo e che stiamo diventando e consapevoli che non si possa costruire nessun futuro senza inclusione, uguaglianza e accoglienza.
Non a caso l’Italia oggi si trova dietro all’Ungheria e alla Slovacchia nella mappa del rispetto dei diritti civili in Unione Europea (
https://www.ilga-europe.org/report/rainbow-europe-2023/), non a caso l’onorevole appartiene a quella stessa formazione politica che non firma la dichiarazione UE sui diritti LGBT.
Attaccarsi all’episodio di una persona in mutande in corteo, cosa che succede tutti i giorni in piscina e al mare davanti ai bambini senza destare il minimo interesse,
dimostra quello che dice un vecchio proverbio cinese: si guarda il dito e non alla luna”.
Verona Pride 2024: cosa è successo
La risposta dell’assessore arriva in seguito a una nota diffusa dall’onorevole Padovani, nella quale si apriva la polemica su quanto accaduto al Verona Pride 2024.
“Domenica scorsa, durante il Verona Pride, Giovanni Zardini, il presidente del Circolo Pink, una associazione che ha sede nel Comune di Verona, è stato fotografato in atteggiamenti poco decorosi e seminudo.
Questo comportamento solleva seri interrogativi sul rispetto che questa amministrazione ha nei confronti di tutti i cittadini veronesi, compresi quelli che non hanno partecipato alla manifestazione.
Quanto accaduto è inaccettabile. Il Presidente Zardini ha tenuto comportamenti non rispettosi del pubblico decoro, vista anche la presenza di numerosissimi minori accompagnati dai genitori, che non partecipavano al suddetto corteo.