Il comune veronese ha primeggiato sugli altri nella graduatoria relativa ai fondi del PNRR per la realizzazione di nuove scuole innovative. Un risultato importante, frutto del lavoro di squadra di amministrazione, uffici e dirigenti scolastici, che parla di come credere in un progetto possa portare risultati concreti.
E’ di 9 milioni e mezzo la cifra ottenuta da Albaredo d’Adige per la demolizione e la ricostruzione in un unico luogo, in via degli Alpini, a ridosso degli impianti sportivi, delle scuole primarie e medie del capoluogo. Un vero e proprio polo scolastico innovativo, con interventi antisismici, conformi al risparmio energetico e con spazi adeguati, con la predilezione di utilizzo di luce naturale, immersa nella natura. Sono le prescrizioni del Ministero, che saranno alla base del concorso di progettazione precedente l’assegnazione dei lavori. “Ci abbiamo creduto, con la mia maggioranza e con l’Ufficio Tecnico, che ringrazio, abbiamo lavorato a testa bassa e il risultato si è visto. Ci tenevamo a regalare ai nostri ragazzi uno spazio adeguato, finalmente rinnovato e moderno e grazie a questo stanziamento importante possiamo farlo – ha spiegato il Sindaco Giovanni Ruta, in una conferenza stampa che si è tenuta al teatro comunale alla presenza di progettisti, tecnici comunali e dirigenti scolastici – Oggi possiamo risolvere uno dei problemi più annosi del nostro paese, intervenendo su qualità della vita dei ragazzi, sul risparmio energetico e sul rendimento scolastico degli alunni.
Un comitato nominato dal Ministero ha stilato un decalogo a cui i professionisti dovranno attenersi durante la progettazione per redigere il progetto.
In primo luogo, si mira a costruire una scuola di qualità, contraddistinta da spazi ben calibrati e aule a contatto con la natura.
Il progetto di sostenibilità mira alla realizzazione di una scuola a basso consumo, volta a garantire confort acustico, una buona qualità dell’aria regolata da sistemi di ventilazione meccanica, l’impiego di energie rinnovabili e materiali a basso impatto ambientale.
La scuola dovrà avere spazi all’aperto facilmente accessibili, sia dall’interno della struttura, sia dall’esterno.
Un migliore apprendimento dovrà essere il valore su cui si fonderà il campus, che rivolgerà una particolare attenzione all’aspetto pedagogico, con spazi comuni adibiti alle riunioni di insegnanti e operatori
Il campus ospiterà una scuola elementare e media, aule polifunzionali, laboratori multidisciplinari e un centro civico con spazi adibiti ad attività extrascolastiche. Verranno introdotte aule scolastiche all’aperto, impianti sportivi e campi da sfruttare sia internamente che esternamente e una grande palestra comune suddivisibile nelle varie attività sportive (anche per sport agonistici negli orari pomeridiani). I tetti saranno costituiti da impianti fotovoltaici, verranno introdotti sistemi di ricambio d’aria e numerose finestre per l’illuminazione naturale, coerentemente al progetto ecologico di salvaguardia dell’ambiente.
Soddisfatta la Dirigente scolastica Stefania Giammaria “È fondamentale che la struttura scolastica venga utilizzata dal docente come vero e proprio ambiente di apprendimento. La letteratura pedagogica e sociologica sottolinea quanto lo spazio influenzi il rendimento scolastico degli alunni (80%) e la motivazione dei docenti. È un’opportunità importante per i ragazzi, per garantire il loro successo formativo”.