PNRR, a Verona più di 50 milioni per tutelare l’acqua Mix di tecnologie innovative per digitalizzare le reti e ridurre le perdite. Fondi anche per la depurazione a Affi, Peschiera e Verona.

Più di 50 milioni di euro per digitalizzare le reti e migliorare la depurazione dell’acqua: questi i fondi PNRR che Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi si sono aggiudicate dopo mesi di progettualità.

Fondi grazie ai quali sarà possibile realizzare progetti importanti che vanno nella direzione della tutela della risorsa idrica.

PNRR, 50 milioni di fondi per tutelare l’acqua

Il Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza (PNRR) ha destinato per la “Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione delle reti” ben 1.858.873.054,95 euro in tutta Italia. Di questi, 153.036.555,69 arriveranno in Veneto.

A Verona, ad Acque Veronesi e Gardesana Servizi, tramite il Consiglio di Bacino dell’ATO Veronese, ente di Governo d’Ambito, andranno 34.178.145,02 euro per due interventi di digitalizzazione delle reti in 34 Comuni. Questi si aggiungono ad altri quattro interventi sulla depurazione, disposti su altre misure e che portano l’ammontare complessivo di fondi PNRR a 50.761.128,95 euro.

Tempistiche: due anni. La fine dei lavori è prevista nel 2026.

Acque Veronesi, gestore per tutto il territorio veronese

Un investimento da 30 milioni di euro, di cui 22 finanziati tramite PNRR dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per ridurre in modo significativo le perdite.

Questo il progetto di Acque Veronesi denominato “D.R.I.VER” (Digitalizzazione Rete Idrica Verona) che riguarderà le reti idriche dei Comuni di Verona, Grezzana, San Martino Buon Albergo, San Giovanni Lupatoto, Buttapietra, Bosco Chiesanuova, Cerro Veronese, Erbezzo, Roverè Veronese, San Mauro di Saline, Velo Veronese, Sant’Anna d’Alfaedo, Fumane e Tregnago, con 2.500 chilometri di condotte e 323.000 abitanti serviti.

Si tratta di un innovativo sistema integrato e digitale che affronta in modo complessivo tutti gli aspetti e le modalità di contenimento delle perdite ed è basato sulla digitalizzazione delle reti, cioè sull’utilizzo di un insieme di tecnologie innovative per la ricerca delle perdite e per la gestione della pressione nelle reti, unitamente all’utilizzo di contatori di tipo smart, che consentono il monitoraggio dei consumi da remoto.

Il progetto

Il progetto, conforme agli indirizzi adottati dall’Unione Europea per lo sviluppo sostenibile e al Piano Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, permetterà ad Acque Veronesi di ridurre del 35% il volume delle perdite rispetto all’attuale, nei territori oggetti dell’intervento. La digitalizzazione delle reti consentirà nel medio termine anche la riduzione del numero degli interventi di riparazione e manutenzione straordinaria delle reti, con un miglioramento della viabilità nelle zone interessate.

Punto cardine di questo progetto sarà l’installazione di 70.000 contatori “smart”, in grado di trasmettere a distanza le informazioni sui consumi. La presenza di queste informazioni, tempestive e dettagliate, consentirà all’azienda di gestire con ulteriore efficienza le reti, riducendo i consumi elettrici e riducendo gli spostamenti di personale sul territorio, con conseguente risparmio di carburante.

Le attività si concluderanno nel marzo 2026, con la distrettualizzazione di 2.545 chilometri di rete, il recupero, rispetto al 2020, di oltre 7.5 milioni di metri cubi di perdite e la riduzione dei consumi energetici annui di circa 3.4 milioni di kWh con un risparmio di 1.600 tCO2.