Pneumatici fuori uso, caos smaltimento Pesano sui riparatori la spesa onerosa e le eventuali sanzioni

Che fine fanno le gomme usate e chi deve occuparsi del loro corretto smaltimento? La normativa vigente che regola lo smaltimento degli pneumatici usati è contenuta nel Decreto Ministeriale n. 82 del 2011. Questa disciplina ha come obiettivo primario la gestione degli pneumatici fuori uso (PFU) al fine di ottimizzarne il recupero, prevenire la formazione dei rifiuti e proteggere l’ambiente.
I soggetti designati come responsabili dal decreto sono le ditte specializzate e “adesso che siamo giunti a settembre, come tutti gli anni, incombe sulla testa degli autoriparatori l’onere dello smaltimento degli pneumatici fuori uso, codificati con il CER 160103”, spiega Domenico Urbano responsabile tecnico dell’ufficio Ambiente Casartigiani Verona.
“Purtroppo, come accaduto spesso negli ultimi anni e specie nell’ultimo trimestre – sottolinea Federico Marsigliesi autoriparatore e consigliere di Casartigiani Verona – si stanno verificando dei problemi causati dal ritardo se non addirittura dal mancato ritiro dei PFU. I Consorzi si giustificano dicendo di aver già raggiunto la quota obbligatoria per legge che impedisce ulteriori prelevamenti, imponendo di conseguenza all’autoriparatore l’onerosa spesa di smaltimento ed il rischio di essere soggetto a sanzioni amministrative da parte degli organi di controllo preposti, per il mancato rispetto del deposito temporaneo”.
Marsigliesi, quindi, sottolinea una serie di disagi connessi a questo disservizio: “Fuori e dentro le nostre autofficine si viene a creare un enorme accumulo di PFU che genera problemi legati alla logistica e alla sicurezza di operatori e clienti – e aggiunge -, inoltre ci sono anche le difficoltà riscontrate dai meccanici di ciclomotori/motocicli, che non accumulando grandi quantità di PFU spesso si vedono rifiutare lo smaltimento dai Consorzi o altri Gestori poiché le quantità ridotte non giustificherebbero il trasporto’’. L’invito di Domenico Urbano è quello di chiamare il numero 045 86 222 86, int. 5. per evitare un eventuale blocco verso fine anno.