Anche le PMI devono aprirsi al mercato. E’ questo il chiaro segnale lanciato dal Credito Cooperativo Veneto, dall’Università di Padova e dalla società Quanta Finanza nell’ambito dell’incontro informativo sui Minibond che si è svolto nell’Aula Magna Polo A. Vallisneri a Padova. Tra gli intervenuti Antonio Viotto (Università Ca’ Foscari di Venezia), Leonardo Frigiolini (Frigiolini & Partners Merchant, Genova), Andrea Veller (Federazione Veneta BCC), Bruno Giacomello (Università di Verona), Marco Cavasin (Veneto Sviluppo). A portare la propria esperienza concreta il Ceo e il Cfo della Zamperla S.p.a. “Il modello di finanziamento delle imprese italiane, in particolare delle PMI”, ha commentato Ilario Novella, presidente della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo, “diversamente da quanto avviene nella maggioranza degli altri Paesi, anche europei, è caratterizzato dalla stretta dipendenza dal canale bancario. Per le PMI questo è un limite. Le nostre BCC si sono rese conto di questo da tempo e stanno proponendo una via alternativa con il progetto Minibond, sul quale abbiamo investito con lungimiranza insieme a Veneto Sviluppo e a partners qualificati attraverso la costituzione di un plafond destinato alla sottoscrizione di strumenti finanziari emessi da imprese venete”.