Planetary Health, non è finita qui Poste le basi per la costruzione di un dialogo tra scienza, politica e società civile

Riflettere per poi agire, era uno degli obiettivi del Planetary Health Festival appena conclusosi a Verona che ha messo in rete e quindi a sistema mondo scientifico, sanitario, medico, delle istituzioni e delle professioni affrontando la salute umana , da diversi punti di vista: fisico, mentale e sociale, la salute degli animale dell’ambiente, in quanto strettamente correlate. Ma i cittadini quanto sono sensibili al tema e consapevoli?
Durante le giornate, esperti internazionali del mondo scientifico e istituzionale si sono confrontati su una varietà di temi chiave, offrendo un’analisi dello stato attuale e delle sfide future legate alla salute globale. Grazie a tavole rotonde, conferenze e workshop interattivi, i partecipanti hanno potuto esplorare strategie innovative per affrontare le crescenti emergenze climatiche e sanitarie, promuovendo un futuro più sostenibile.
Il Planetary Health Festival ha riscosso un’ottima risposta di pubblico, con 4500 partecipanti nelle sessioni convegnistiche e 40.000 le persone raggiunte attraverso gli streaming, tra professionisti del settore, studenti e cittadini. Nei 64 eventi si sono alternate le voci di 296 relatori, tra esperti e rappresentanti delle istituzioni. Il Planetary Health Festival ha posto le basi per la costruzione di un dialogo duraturo e di nuove collaborazioni tra scienza, politica e società civile. L’auspicio è che da questo primo importante appuntamento nascano azioni concrete in grado di garantire un futuro sostenibile e una salute equa per tutti gli esseri viventi, come è stato ribadito più volte dai partecipanti durante le diverse sessioni. Walter Ricciardi, docente di Igiene e Medicina Preventiva presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma e Presidente del Comitato Scientifico del Festival, ha commentato: “Non ci dobbiamo rassegnare, anche se viviamo in un mondo in tempesta. La partecipazione e l’interesse dimostrati in questi giorni ci confermano quanto sia necessario un cambio di paradigma, dove la salute venga vista come un sistema globale e integrato”.
Ludovico Baldessin, Amministratore delegato di Edra S.p.A, ha dichiarato: “Il successo del Planetary Health Festival è il risultato di un grande lavoro di squadra e della passione di chi crede fermamente nell’importanza di sensibilizzare su temi così fondamentali. Il nostro obiettivo era creare uno spazio di dialogo aperto e costruttivo, dove competenze scientifiche e ambientali potessero incontrarsi per sviluppare soluzioni concrete”.
La dottoressa Annamaria Molino, oncologa, consigliera comunale referente veronese della Rete Città Sane, presente nel comitato scientifico che ha supportato l’organizzazione del Festival commenta: “Siamo molto contenti dello svolgimento del Festival, che ci ha visti protagonisti come Comitato scientifico”.
“Sicuramente un evento che può avere una continuità – conclude il sindaco Damiano Tommasi – L’obiettivo è quello di invitare personalità di caratura nazionale e internazionale che ci possano dare oltre alle riflessioni, anche proposte di azioni concrete. Ci ha fatto molto piacere coinvolgere diverse aree della città attraverso un modello di festival diffuso. La politica deve motivare le persone alla partecipazione e alla vita della città.