“Il nuovo racconto di Zaia sulle scuole, che descrive una Regione talmente prudente e preoccupata da rinviare ancora la riapertura delle scuole superiori, non è accettabile.
Non si può tenere nell’incertezza studenti, insegnanti e famiglie fino a tre giorni prima della data fissata, per poi rimandare ancora senza comunicare un piano serio e stringente per la riapertura delle scuole in sicurezza”, osserva +Europa Veneto.
“Sarebbe questa l’eccellenza veneta del Presidente Luca Zaia? Dopo i record di contagi, ricoveri e decessi registrati nel Veneto nella seconda ondata, arriva ora il rinvio al 31 gennaio – per ora – della ripresa del sistema scolastico.
E’ evidente che non si sia presa in mano la situazione sia a livello governativo che regionale. Se Atene (Conte) piange, Sparta (Zaia) non ride.
La regione non ha messo mano al piano dei trasporti, non risultano convenzioni effettive ed immediate con le società private, né si sa se sono stati girati finanziamenti ai comuni affinchè si dotassero di nuovi mezzi.
Sono trascorsi così oltre 300 giorni dalla chiusura delle scuole italiane, senza alcune indicazioni per alunni, docenti e famiglie. Zaia è riuscito di nuovo nell’impresa di anticipare il Governo – facendo ancora peggio – relegando la scuola all’ultimo dei comparti di interesse”.