Pranzerà nel carcere di Montorio insieme con i detenuti. Qui sono rinchiusi detenuti di ogni tipo che vanno dagli spacciatori ad assassini reo confessi o giudicati, da Filippo Turetta, 22 anni compiuti in prigione, che a novembre massacrò Giulia Cecchettin a Benno Neumair, condannato per l’omicidio volontario aggravato dei genitori e la distruzione dei loro cadaveri, avvenuto il 4 gennaio 2021.
E’ anche un carcere dove si sono registrati numerosi suicidi, dove molto si lavora per la integrazione degli ex detenuti e dove la polizia penitenziaria compie molti sacrifici per rendere più umana la detenzione.
Qui papa Francesco passerà alcune delle ore della sua visita veronese, riposino dopo pranzo compreso: per testimoniare la vicinanza ai detenuti, far capire che ogni vita è preziosa e nessuna è perduta, come ha spiegato stamattina il vescovo Domenico Pompili presentando il programma di sabato 18 maggio quando Bergoglio verrà a Verona per dire che Giustizia e Pace si devono incontrare, camminare assieme, abbracciarsi e baciarsi.
Un messaggio fortissimo quello che partirà da Verona e sul quale Papa Francesco insiste da molto tempo, unica personalità forse ad alzare oggi la voce perché si fermino le guerre, tutte, da quella della Russia contro l’Ucraina e quella in Medio Oriente tra Israele e Hamas. Che rischia di coinvolgere Siria, Iran e altri Paesi di quell’area.
Verona prosegue nel solco della tradizione dei Beati i costruttori di pace che si ritrovarono in Arena nel 1986 per portare avanti, rafforzare e diffondere un messaggio: con la giustizia sociale ed economica si costruiscono le premesse per la pace. Senza giustizia, senza diritti, senza rispetto, continueranno le guerre.
E il mondo si sta incendiando, i popoli si impoveriscono, i costruttori di armi si arricchiscono. E da quella Arena che tradizionalmente ospita eventi di pace, Bergoglio farà salire il suo messaggio al mondo. Vediamo i dettagli.
In basilica l’incontro con i religiosi. In Arena la manifestazione di pace
Sabato 18 maggio papa Francesco si alzerà com’è sua abitudine molto presto al mattino. Ad attenderlo a Verona, tra piazza San Zeno, Arena e Stadio Bentegodi, ci saranno più di 50 mila veronesi, tra i quali tantissimi bambini, adolescenti, religiosi e religiose, autorità, gente comune e l’affetto della città.
Bergoglio, come ha spiegato questa mattina il vescovo Pompili durante la conferenza stampa con Gina Marco Mazzi sottosegretario al ministero della Cultura e il sindaco Damiano Tommasi, partirà in elicottero dal Vaticano alle 6,30. Dopo nemmeno un’ora e mezza è previsto l’arrivo nel grande piazzale dietro lo stadio Bentegodi, attrezzato ad eliporto.
E’ la prima volta che un papa arriva a Verona in elicottero e non in aereo e che non fa scalo a Villafranca (come Wojtyla e Ratzinger) ma atterra direttamente in città toccando soltanto il suolo del Comune di Verona, come ha sottolineato il sindaco.
Il primo appuntamento Veronese per papa Francesco sarà bella basilica di San Zeno dove incontrerà sacerdoti, diaconi e monache di clausura: “Abbiamo 900 persone prenotate per il dialogo col Papa” ha rivelato Pompili, “che pregherà davanti alle reliquie del patrono di Verona, il vescovo san Zeno”. In piazza, davanti alla basilica ci saranno almeno 6 mila giovani tra bimbi e adolescenti delle scuole per far festa al Papa quando uscirà verso le 9.15 dalla basilica.
Da San Zeno, il Pontefice si trasferirà in Arena per la grande manifestazione: Giustizia e pace si baceranno”. Previste almeno 12.500 persone e ospiti sia internazionali che italiani con i quali parlare di crisi climatica e guerre. Da Vanessa Nakate, 25 anni, attivista ugandese per il clima, nominata nuova Goodwill Ambassador dell’Unicef alla giornalista afghana Rahel Saya giornalista afghana rifugiata in Italia, e poi Andrea Riccardi fondatore della Comunità di Sant’Egidio, il fisico veronese Carlo Rovelli da sempre schierato contro le armi e Carlo Petrini fondatore di Slow food e presidente di Terra madre.
Per questa manifestazione, ha anticipato il sottosegretario Mazzi, si sta lavorando affinché possa essere trasmessa in televisione; non si esclude una diretta della Rai.
E alle 15 la messa allo stadio Bentegodi
Conclusa la manifestazione di pace in Arena, il programma prevede che per le 12 papa Francesco arrivi al carcere di Montorio dove verrà accolto dalla direttrice Francesca Gioieni e dal direttore della polizia penitenziaria Mario Piramide. Bergoglio pranzerà con i detenuti e farà un breve riposo prima di rimettersi in moto alle 14.20. Destinazione: lo stadio Bentegodi dove sono attese almeno 30 mila persone. Tutto esaurito ma sia per l’Arena che per il Bentegodi si è riusciti a ottenere ulteriori posti per cui è possibile prenotarsi sul sito internet dedicato alla visita del papa a Verona (allo stadio, 4 mila posti in più grazie all’utilizzo del prato di gioco). Qui allo stadio il pontefice celebrerà la messa alle 15.
Alle 17, dal piazzale dietro lo stadio, papa francesco riprenderà l’elicottero per far ritorno a Roima dove arriverà esattamente 12 ore dopo la partenza: un tour de force impegnativo ma al quale Bergoglio tiene moltissimo.
Anche perché, come ha sottolineato il vescovo Pompili, c’è stato un lungo lavoro di preparazione della comunità veronese, sia religiosa che laica, imprenditoriale e del volontariato in vista di questa giornata così particolare.
E anche il sottosegretario Mazzi ha garantito la “massima considerazione da parte del Governo” per questo evento e darò il mio contributo e il mio apporto perché si riesca a rendere televisivo l’incontro in Arena su Giustizia e Pace”.
da parte sua il sindaco Tommasi ha voluto sottolineare come Verona sia al centro dell’attenzione grazie all’Arena di pace in questi tempi difficili. Verona conferma la sua tradizione di luogo di dialogo e confronto: Giustizia e Pace si devono baciare, chiedere la pace e il cessate il fuoco per tutte le guerre è il nostro dovere”.
E il vescovo Pompili ha voiluto ricordare come in passato, l’Ottocento e nil Novecento, a Verona la parte religiosa e quella imprenditoriale della città siano sempre andate in sinergia, collaborando e costruendo molte iniziative. “La Chiesa ha il compito di mettere in sinergia la promozione umana con la pastorale e far dialogare le varie anime dlela città per il bene dell’uomo”.
Per sabato 18 è previsto un piano speciale per la mobilità. Perché goni 18 anni a Verona arriva un papa e si deve essere pronti: nel 1988 Giovanni Paolo II, nel 2006 Benedetto XVI e dopo altri 18 anni Papa Francesco.
Che arriverà proprio sabato 18.