Bombe d’acqua, piogge e allagamenti stanno creando problemi e danni ai seminativi in Veneto: dopo i numerosi interventi dei vigili del fuoco nell’est veronese e la dichiarazione dello stato di emergenza in Veneto, scatta l’allarme di Confagricoltura.
Le abbondanti piogge degli ultimi giorni, concentrate in pochissime ore, hanno infatti sommerso parecchi appezzamenti nell’Alto Polesine, causando problemi soprattutto al mais e alla soia, appena seminati. Preoccupazione anche nella pianura veronese, con alcuni torrenti dell’Est Veronese che sono esondati.
Piogge e maltempo, danni ai seminativi nel veronese
“Le piogge di ieri sono state il culmine di un periodo particolarmente abbondante in termini di precipitazioni – sottolinea Chiara Dossi, presidente della sezione cereali alimentari di Confagricoltura Veneto e titolare di un’azienda prevalentemente cerealicola ad Adria, in provincia di Rovigo -. È vero che l’acqua, da un lato, ha portato grande beneficio alle falde e alle semine, ma dall’altro ha creato problemi soprattutto al mais, unitamente alle basse temperature”.
L’anno scorso a preoccupare era stato il lungo periodo di siccità tra l’autunno e l’inverno, che aveva portato a un calo delle rese del frumento. Quest’anno la situazione è esattamente opposta, dato che in due mesi e mezzo è scesa l’acqua che di solito si vede in un anno.
Nel Veronese il quadro è critico a Sud ed Est, dove alcuni torrenti hanno tracimato in alcuni punti. La tensione tra gli agricoltori è alta: “Ci auguriamo che chi coltiva cereali abbia impostato un piano programmato contro le fitopatie – rimarca Alberto De Togni, presidente di Confagricoltura Verona -. In caso contrario, il rischio di infezioni fungine è alto. Chi ha seminato il mais questa settimana dovrà attendere qualche giorno per vedere se ci sono stati danni, ma i guai veri ci saranno se continuerà a piovere in maniera abbondante, perché c’è il rischio di asfissia della pianta”.