Dopo il colpo messo a segno all’esordio sui Bastioni da ieri è ufficialmente operativa la nuova Unità cinofila della Polizia locale. Mai prima d’ora Verona aveva potuto contare su un proprio nucleo antidroga. La nuova Unità è composta dal cane Pico, pastore tedesco di quasi 2 anni, e dall’agente conduttrice che, per missioni e spostamenti, si avvarranno del nuovo furgone, un Doblò Cargo, appositamente comperato dall’amministrazione. Acquistato con i fondi del progetto “Scuole Sicure”, Pico da aprile ha frequentato la Scuola addestramento Unità Cinofile di Milano, dove ha appreso le tecniche di rintraccio degli stupefacenti. Che il suo fiuto sia eccezionale lo ha già dimostrato durante il percorso di preparazione: lo scorso novembre, alla sua prima uscita di prova in città, aveva scovato 13 grammi di droga sui bastioni, mentre a Milano ha individuato sostanze stupefacenti sia al parco Sempione che nell’area di San Siro. La prima missione ufficiale dell’Unità cinofila ha interessato, invece, la zona delle partenze dei bus internazionali, nei pressi della stazione di Porta Nuova, dove tutto è apparso a posto. L’impegno del nuovo nucleo della Polizia locale si concentrerà nel contrasto allo spaccio di droga, attività per la quale, fino ad oggi, era sempre stato necessario ricorrere al prestito del cane di altri Comandi, tra cui quello della Guardia di Finanza. La presentazione della nuova Unità cinofila ha avuto un pubblico d’eccezione. Erano presenti il sindaco Federico Sboarina, gli assessori alla Sicurezza Daniele Polato e alla Programmazione approvvigionamenti Edi Maria Neri e il comandante della Polizia locale Luigi Altamura. Presenti anche il presidente della Commissione sicurezza Roberto Simeoni, il consigliere Nicolò Sesso e il consigliere delegato per la Tutela degli animali Laura Bocchi. “L’investimento del Comune per creare la nuova Unità cinofila è stato importante – ha detto il comandante Altamura – e ha previsto non solo l’acquisto dei mezzi, ma anche l’addestramento del cane Pico e dell’agente conduttore. Le loro capacità sono già emerse nelle prime operazioni cui hanno partecipato. Siamo pronti a metterle a disposizione degli altri Comandi e dell’intera città di Verona”.