Prende forma il progetto Aquae Planae, Ecomuseo Pianura Veronese, promosso e coordinato dall’Associazione Humanitas ACT – APS, che ha la sede a Legnago e quella operativa a Ronco, in partnership con il Consorzio di Bonifica Veronese e 11 Comuni dell’asta destra del fiume Adige e del fiume Bussè (Castagnaro, Isola Rizza, Legnago, Oppeano, Palù, Ronco all’Adige, Roverchiara, San Giovanni Lupatoto, San Pietro di Morubio, Villa Bartolomea e Zevio).
Aquae Planae, Ecomuseo della Pianura Veronese è un progetto che intende far conoscere uno spazio, unicum storico e naturalistico, dove la mancata urbanizzazione ha permesso il mantenimento dell’autenticità. Il nome richiama la conformazione del territorio, di cui i fiumi di risorgiva e l’Adige sono elementi qualificanti.
Aquae Planae si prefigge l’obiettivo di valorizzare il Genius Loci della Pianura Veronese con esperienze, itinerari e attività didattiche.
Veicolo di promozione e fruizione degli eventi e della parte ludica del progetto, sarà il marchio PIASE che è la contrazione di “pianura veronese” e che, in dialetto, significa “piacere, divertimento”. Di fatto rappresenterà la nostra scommessa nei confronti di questo territorio: Venite, scometemo che ve piase?
Così l’avvio del Piase Festival è previsto per domenica primo ottobre dalla Cascina di Legnago su un percorso ricavato sul tracciato dedicato a Dino Coltro, il cantore della pianura veronese.
“L’espressione migliore di questa idea – dicono gli organizzatori – ci è sembrato un Festival diffuso (PIASE festival) che potesse svilupparsi nel tempo e replicarsi annualmente, che abbiamo potuto realizzare grazie alla partecipazione e assegnazione a fine 2022 del “Bando nuovo sviluppo” sostenuto dalla Fondazione Cariverona, il cui obiettivo strategico era di “Innovazione sociale, Ben-essere, Qualità della vita per la promozione di comunità coese ed inclusive”, con un progetto intitolato Sulle tracce di Dino Coltro, alla scoperta della Pianura Veronese”.
Il festival consentirà la diffusione dell’opera di Coltro, custode della cultura materiale e immateriale della civiltà contadina, essenziale per la valorizzazione della nostra pianura, che è stato reinterpretato in chiave moderna grazie al ” PIASE gravel”, un concorso di idee che ha chiesto a giovani del territorio di reinterpretare le opere dell’autore, riportandole all’interno delle loro produzioni artistiche.Ne sono usciti vincitori una mostra, un laboratorio e un video-racconto che verranno presentati in concomitanza alle inaugurazioni degli spazi tematici riqualificati grazie al bando. A San Giovanni Lupatoto la “casa museo Dino Coltro” dove si potranno apprendere importanti informazioni sulla vita e sull’impatto del suo lavoro nell’ambito culturale locale. A Ronco all’Adige l’area naturalistica delle cave e una sezione all’interno del manufatto idraulico del Gangaion con focus dedicati ad altri periodi della vita di Coltro. Infine la prima tappa di un imminente percorso turistico che si snoda per strade secondarie e lungo l’argine destro del fiume Adige dove verranno installati totem tematici ricchi di suggestioni storico-culturali.