Incontro in Prefettura oggi pomeriggio con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che alle 15 ha incontrato prefetto, procuratore capo, questore, comandante dei carabinieri, capo della polizia locale, sindaci, presidente della provincia e altre autorità: un incontro atteso perché lunga è la lista delle richiesta da parte dei 98 sindaci e della magistratura. Più risorse per la sicurezza in città e provincia, più agenti, magistrati esperti di antimafia e lotta alla grande criminalità, vista la presenza della ‘ndrangheta, un commissariato anche in provincia come già avviene a Vicenza, risorse adeguate ai grandi eventi che si svolgono a Verona, vedi solo per citarne alcuni il G7 delle Camere basse e la visita del Papa. Nel 2026 ci saranno le cerimonie olimpiche. Tutte richieste che Piantedosi ha raccolto garantendo che farà il possibile per soddisfarle, a cominciare da un aumento degli agenti di polizia, così come sarà anche per Milano, Bologna e Venezia (nel pezzo qui a fianco facciamo notare quanto sarebbe diverso). Che Verona diventi Città metropolitana è dunque un altro paio di maniche… MB
I diversi impegni assunti in laguna. A Venezia 120 nuovi agenti
Prima di arrivare a Verona, il ministro era stato a Venezia, accolto dalla protesta dei centri sociali. E lì, in quanto città metropolitana, le cose vanno ben diversamente. Nell’area metropolitana di Venezia tra dicembre e gennaio “ci sarà un’immissione di nuove risorse, circa 120 unità di personale, tra le varie forze di polizia”. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica cui ha preso parte in Prefettura a Venezia. “E’ solo uno step – ha aggiunto, parlando con i giornalisti – e proseguiremo l’anno prossimo nel sostegno al turnover e al ringiovanimento degli organici su tutto il territorio nazionale”. Sulla richiesta di presenza dell’esercito nelle strade della terraferma, avanzata dal sindaco Brugnaro, Piantedosi ha precisato: “Sottoporrò al collega Crosetto la richiesta nell’ambito del sistema Strade sicure. Ci sono anche dinamiche di turnazione tra i reparti, però per noi non c’è nessun problema. Abbiamo – ha poi puntualizzato – un concorso delle Forze armate che non deve essere sostitutivo del ruolo prevalente, affidato alle forze dell’ordine territoriali, che tale deve rimanere. Non va messo in discussione il concorso, che è stato rafforzato da questo governo, dei militari di Strade sicure – ha concluso Piantedosi – che fanno un lavoro molto apprezzato dai cittadini, anche e non solo in termini di rassicurazione”.