Il Banco Popolare e la Popolare di Milano hanno approvato il piano strategico al 2019 del nuovo gruppo bancario nascente dall’integrazione delle due banche. Che creerà il terzo polo settoriale italiano dopo IntesaSanpaolo e Unicredit. L’integrazione tra il Banco Popolare e la Popolare di Milano farà nascere il terzo gruppo bancario in Italia considerando numero di filiali (2.467), crediti netti verso la clientela e raccolta diretta ed indiretta. La banca arriverà a servire 4 milioni di clienti attraverso una rete distributiva estesa e complementare. Il piano presentato prevede la chiusura di 335 filiali entro il 2019 portando la rete a 2.082 fliali, di cui 712 filiali tradizionali, 489 sportelli ‘hub’ (da 506) e 881 sportelli ‘spoke’ (da 1.021). Secondo quanto indicato durante la presentazione alla comunità finanziaria del piano industriale da Maurizio Faroni, attuale direttore generale di Banco Popolare e futuro direttore generale del gruppo, il nuovo gruppo prevede – nell’arco del piano strategico – l’emissione di bond subordinati per 1,5 miliardi di euro. L’emissione di tali strumenti subordinati compenserà parzialmente le attuali scadenze.