La nuova rivoluzione della sosta voluta dall’Amministrazione Tommasi e portata avanti dall’assessore Tommaso Ferrari sta scatenando la protesta del centrodestra che contesta tutti i vari aspetti del provvedimento. La delibera infatti prevede che dopo la chiusura h24 della Ztl del centro storico, si metta mano alla sosta nei quartieri fuori dal centro. Come riportato nei giorni scorsi dalla Cronaca di Verona con la “Rivoluzione sosta” spariranno gli stalli bianchi, ci sarà solo sosta a pagamento con stalli blu e stalli gialloblù riservati ai residenti dalla sera al mattino successivo e le tariffe verranno rese più omogenee ma comunque è previsto un aumento generale almeno del 20%. Nel contempo scatteranno convenzioni con i parcheggi coperti (a beneficio dei residenti) per abbonamenti mensili e verrà istituita una navetta dai parcheggi dello Stadio al centro storico. Per il consigliere regionale di Forza Italia, Alberto Bozza, “Sul piano della sosta l’amministrazione Tommasi svela finalmente quel che era il suo vero obiettivo fin dall’inizio e che avevamo denunciato: fare cassa. Infatti, prima hanno chiuso la Ztl h24, costringendo i veronesi a parcheggiare nei quartieri limitrofi, ora in quegli stessi quartieri si mettono gli stalli a pagamento aumentando i pedaggi del 30 per cento. Altro che ambientalismo o cultura green, qui si mette di fatto una nuova ‘tassa’ ai veronesi”. Bozza osserva: “Con il nuovo PUMS l’inquinamento addirittura aumenta, perché chiudendo la Ztl hai ingolfato di auto Borgo Trento, Valdonega, Ponte Crencano, Veronetta e San Zeno. Per non parlare delle Torricelle, che stanno diventando una sorta di tangenziale. Risultato? ‘Tassa’ sui parcheggi e più smog: la tempesta perfetta!”. Infine, per Bozza “è sbagliato il tempismo dell’avvio della Ztl (con telecamere) a Santo Stefano a dicembre, non lo puoi fare ora con il cantiere di Ponte Nuovo ancora aperto, i mercatini di Natale e da gennaio probabilmente il mega-cantiere a Veronetta. Come al solito il massimalismo di questa giunta prevale su buon senso e pragmatismo”. Rincara la dose Marco Padovani, ex assessore e attuale parlamentare di Fratelli d’Italia: “Forti sono le perplessità su queste scelte per la mobilità cittadina. La Giunta continua a insistere sulla pedonalizzazione e sulla limitazione dell’auto privata senza offrire alternative praticabili. Lavoratori, famiglie e commercianti, già messi in difficoltà da una viabilità caotica e da un trasporto pubblico inefficiente, ora si trovano di fronte a un ulteriore ostacolo: tariffe dei parcheggi che cambieranno, spazi insufficienti e un cronoprogramma fumoso che promette, come sempre, interventi a lungo termine senza affrontare le urgenze di oggi”. Insomma, per Padovani “Questo piano sembra fatto più per creare disagi che per risolvere problemi. L’amministrazione preferisce vendere slogan invece di proporre soluzioni concrete e immediate. È ora che questa amministrazione dimostri di essere in grado di governare, invece di limitarsi a inseguire slogan alla moda”. Si tratta di provvedimenti che vanno contro i cittadini, sostiene Nicolò Zavarise consigliere comunale della Lega: “Con aumenti delle tariffe dei parcheggi fino al 30%, estensione della sosta a pagamento nelle aree limitrofe al centro e una ZTL allargata, questa amministrazione va contro i bisogni dei cittadini: i residenti saranno costretti a pagare per parcheggiare sotto casa, i commercianti e i lavoratori delle attività del centro saranno fortemente penalizzati e anche i visitatori saranno disincentivati a venire in città”. L’accusa è quella di portare avanti una battaglia ideologica: “La Giunta Tommasi estrapola dal PUMS solo i punti funzionali all’ennesima battaglia ideologica del proprio cammino amministrativo: la guerra all’auto. Ignorando quella che noi consideriamo la vera priorità per la città: una mobilità realmente sostenibile e alternativa. Con la Giunta Tommasi, il filobus è ancora incompiuto, il biglietto del bus è aumentato dopo soli sei mesi con un servizio di trasporto pubblico sempre più in difficoltà e corse tagliate per scelta dell’amministrazione. Le piste ciclabili, infine, restano un miraggio, con quelle già esistenti lasciate ad uno stato di abbandono. La Giunta Tommasi dimostra un integralismo ideologico che limita la libertà dei cittadini”. MB