Alla scoperta del Cholito Simeone, l’attaccante che il Verona aspettava da tempo. Simeone è reduce da una stagione non esaltante, ma ha qualità, esperienza e voglia di dimostrare chi è a suon di gol.
C’è una parola per definirti?
“Sacrificio, garra. Questo è il mio input per andare sempre avanti: lottare su ogni pallone. Garra”.
Non hai giocato con l’Inter.
“Ero arrivato il giorno prima: ero a disposizione, ma era difficile, perché avevamo fatto tutto in ventiquattro ore, avevo fatto un solo allenamento, era giusto giocassero altri”
Sentivi il bisogno di cambiare?
“Cerco sempre di migliorarmi, sono fatto così. Sentivo che un cambio fosse la cosa giusta, quando ho sentito la chiamata del direttore ho capito cosa intendeva, era quello che volevo io. Mi è sempre piaciuta la squadra”.
In base a come gioca Di Francesco, ti troveresti meglio come punta unica o con un uomo vicino?
“Nel campo bisogna capire cos’è meglio per la squadra. La cosa più importante è riuscire a trovare un buon equilibrio: posso adattarmi in entrambi i casi. Sarà l’allenatore a trovare la miglior formula”
L’ultima stagione è stata complicata.
“La voglia di dimostrare c’è sempre: a Cagliari, qui, dove sono stato in passato, ho sempre cercato di dare il massimo. Mi sono preparato bene fisicamente, e ora voglio dimostrare di esserci”.
Che Di Francesco hai ritrovato?
“Una persona serena, contenta del mio arrivo e della squadra che ha. Mi ha detto che mi sarei trovato molto bene, per me può essere una grande opportunità. Concordo con lui, penso che sia così: è una squadra che corre, che attacca. L’ho trovato entusiasta”.
Cosa rappresenta per te Verona?
“È una possibilità per continuare a crescere. Quello che succederà non lo so, sono molto contento qua. Il mio obiettivo è crescere, mi è stata data una grandissima opportunità e sono contento di averla”.