Sostanza Pfas: la guardia rimane alta, ma nessun allarmismo. E’ questo il messaggio di Acque Veronesi che ha fatto il punto sulla situazione attuale e su tutte le iniziative messe in campo per limitare il problema dell’inquinamento da pfas nella provincia di Verona., Nella sede della società consortile, il presidente Niko Cordioli, il consigliere di amministrazione Paola Briani, il sindaco di Arcole, Alessandro Ceretta ed il consigliere regionale ed ex sindaco del comune arcolese, Giovanna Negro, hanno illustrato alla stampa i risultati delle analisi svolte a fine maggio nel comune dell’est veronese sui pozzi privati e sulla rete acquedottistica. Le indagini, svolte dal laboratorio interno di Acque Veronesi, hanno riguardato 38 pozzi privati ubicati nel capoluogo e nelle frazioni di Volpino e Gazzolo. “Dalle analisi è emerso che nessuno dei composti della famiglia dei pfas sfora i limiti di performance impiantistica stabiliti dall’Istituto Superiore di Sanita’ e successivamente recepiti dalla Regione Veneto – ha detto Cordioli . Acque Veronesi ha dato il via ad un’importante sperimentazione per studiare le diverse tecniche di abbattimento dei pfas, tra le quali: l’impiego di diverse tipologie di carbone attivo, l’utilizzo di un impianto pilota per l’ossidazione avanzata e l’utilizzo di carbone in polvere.