Il ministro Matteo Salvini mette nel mirino i pericoli per il 2 giugno: “Non si ripeta a Peschiera quello che è accaduto l’anno scorso”. E il questore Massucci rassicura: “Non direi che c’è un allarme, diciamo che c’è già un’attenzione molto alta”. E i controlli infatti sono già iniziati nello scorso fine settimana. Sui social Salvini ha lanciato l’avvertimento: “Il 2 giugno dell’anno scorso, il lago di Garda divenne tristemente protagonista del raduno nato come “L’Africa a Peschiera del Garda”, dove migliaia di ragazzi – per lo più nordafricani – si diedero appuntamento per scatenare risse, scontri con la polizia e molestie sessuali. In questi giorni qualcuno sta lanciando l’appello per replicare il raduno: la Festa della Repubblica non può essere un’occasione per sfogare violenza, ma deve essere un momento di convivenza sana e pulita, nel rispetto di ragazze e ragazzi, regole e buona educazione”. Una pagina di cronaca nera che va evitata e che fece infuriare tutte le istituzioni, dal governatore della Regione Luca Zaia fino al Governo. A seguito del raduno di Peschiera dello scorso anno cinque ragazzine molestate sul treno da decine di coetanei presentarono denuncia per molestie sessuali. Lo scorso 11 maggio l’indagine aperta dalla Procura di Verona è stata però archiviata. Per questo l’azione di prevenzione è già scattata: “Abbiamo identificato tra sabato e domenica circa 200 persone, nessuno è salito sul treno a Peschiera senza essere in possesso del biglietto”, spiega il questore, “abbiamo messo in sicurezza le spiagge intervenendo per eventuali liti e stiamo monitorando il web e i social con attività investigativa”. E come ha anticipato il prefetto Cafagna, proprio domani ci sarà un vertice con i questori delle città della Lombardia e dell’Emilia Romagna dalle quali partono i ragazzi in treno per arrivare a Peschiera: Mantova, Brescia, Bergamo, Modena per stringere i controlli preventivi interessando anche lTrenord e Trenitalia. Accanto all’identificazione dei gruppi di giovani, il Dirigente del Compartimento di Polizia Ferroviaria, Eugenio Vomiero, ha predisposto tutte le azioni necessarie per la messa in sicurezza dei convogli, sia richiedendo alle aziende del trasporto ferroviario di garantire un adeguato e funzionante sistema di videosorveglianza in stazione e a bordo dei treni, sia imponendo a tutti i viaggiatori il regolare pagamento del biglietto.