Pesca al lavarello, ora la rete è gettata

“Il lavarello diventerà specie assimilata ad autoctona: questo darà alle Regioni la facoltà di gestirne le immissioni svincolandosi dal regime di deroga”. Lo annuncia il consigliere regionale di Forza Italia Alberto Bozza, che si è confrontato con il Ministero dell’Ambiente Gilberto Pichetto assieme a Coldiretti Veneto nella sua sede di Verona. “Il ministro ci ha spiegato che politicamente la partita è chiusa, ma che per esprimere la sua decisione aspetta il via libera dal Ministero della Salute, obbligatorio su temi che riguardano il rapporto tra fauna e uomo”.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sulla questione della fauna ittica e della loro classificazione aveva istituito nel 2022 un organo istruttorio consultivo, il Nucleo di Ricerca e Valutazione, che ha chiuso la sua analisi lo scorso 30 settembre. Il Ministro Pichetto Fratin è intenzionato, dunque, a modificare il regime normativo per l’immissione del lavarello-coregone: “In questo modo – dice Bozza, da anni impegnato su una questione che investe i settori del turismo e della pesca del lago di Garda – si potrà venire incontro alle esigenze dell’economia del lago, quindi il comparto della pesca, della ristorazione e turistico. E ad assecondare quello che è sempre stato i desiderata della Regione Veneto. Come Forza Italia abbiamo condotto una battaglia in Regione e a Roma per arrivare a questo risultato: ringrazio l’impegno del Ministro Pichetto Fratin e la sua sensibilità”.