Bello, il ritorno del bomber. Romantico. Roba d’altri tempi, una foto rubata al calcio di ieri, quello dei sentimenti e dei valori. E alla faccia, diciamolo, di chi ci può trovare, a seconda delle prospettive, qualcosa di patetico. Di inutile.
Sergio Pellissier torna in campo domani, con la maglia numero 31 della “sua” Clivense. Ha 43 anni, compiuti oggi. Ma il coraggio, la voglia, la passione, l’entusiasmo, sono quelli di sempre. Perchè, quelli, non invecchiano. Resistono altempo. Sono più forti di tutto e di tutti.
“Vorrei anche segnare” ha detto il bomber. Già, perchè quello resta il suo lavoro preferito, il suo sogno mai finito, va soltanto riacceso e pazienza se questo avviene in un campo di periferia e non a San Siro, al Bentegodi o all’Olimpico.
“Sono sempre i sogni che ti spingono, altrimenti non ci sarebbe neppure la Clivense” ha detto Pellissier. E sono ancora i sogni a spingerlo a questa nuova sfida. Al tempo che passa. A chi non gli crede. A chi non crede neppure alla Clivense. Se ne frega, il bomber. Ha ragione. Ci crede lui e ci crede chi gli vuole bene. Andiamo gente, gioca Pellissier.