Aveva accompagnato la figlia e la nipote in stazione, le aveva guardate mentre salivano sull’autobus che le avrebbe portate a Milano per assistere ad un concerto, le aveva salutate e, immediatamente dopo la loro partenza, aveva lamentato un leggero malessere. Di lì a poco, nonostante l’intervento del 118 e le prolungate manovre di rianimazione messe in atto dal personale sanitario, l’uomo è deceduto. È successo ieri mattina intorno alle 11.00, vicino al tempio votivo di Verona Porta Nuova.
Le due ragazze di 19 e 17 anni – avvisate telefonicamente dalle rispettive madri del malore patito dal loro caro – sono immediatamente scese dall’autobus e stavano percorrendo a piedi la tangenziale ovest di Verona intenzionate a raggiungere nuovamente la stazione ferroviaria, quando i poliziotti del Distaccamento Polizia Stradale di Bardolino, allertati da altri utenti della strada in transito, le hanno intercettate, in lacrime.
Consapevoli di quello a cui sarebbero andate incontro le giovani, gli agenti hanno cercato, con gentilezza, di calmarle e di “prepararle”, per quanto possibile, alla situazione che le avrebbe di lì a poco colpite: le hanno fatte salire sull’auto di servizio e, nel corso del tragitto verso piazzale XXV aprile, le hanno ascoltate mentre raccontavano di come erano venute a conoscenza della notizia, di come, con fatica, erano riuscite a convincere l’autista dell’autobus a farle scendere e dello stato d’animo con cui avevano raggiunto il punto nel quale le avevano trovate, tra lo svincolo di Bassona e il casello A22 di Verona Nord.
Quando i poliziotti hanno raggiunto la stazione, di fronte alla delicata circostanza, hanno affidato le due giovani alla premura delle loro madri.