Dopo il grande successo degli spettacoli in cartellone al Teatro Romano nei mesi di giugn ,luglio e agosto e la 71ª edizione dell’Estate Teatrale Veronese continua, continua fino al 28 settembre, con le diciannove serate in programma nello spazio alternativo del Teatro Camploy. Ad inaugurare la sezione della prosa è stata Fondazione Aida con tre proposte dedicate ai bambini. Il primo spettacolo è stato LEO INVENTA TUTTO, con testo e regia di Matteo Mirandola. I celebri dipinti della Gioconda e l’Autoritratto di Da Vinci sono stati per l’occasione quadri animati che hanno introdotto al pubblico la figura di Leonardo e la storia che è stata raccontata con l’aiuto anche di Lisa, una bambina che ama studiare e osservare il mondo. E’ seguito poi lo spettacolo proposto sempre da Fondazione Aida CIPì, di Selene Farinelli e Stefano Piermatteo, tratto dal romanzo di Mario Lodi. Se da una parte si ritrovano i temi cari a Lodi, legati alla formazione del bambino e alla sua voglia di crescere, dall’altra lo spettacolo ha utilizzato le tecniche tradizionali del teatro di figura per indagarne le possibilità nel digitale: le videoproiezioni e un software appositamente realizzato che hanno permesso agli attori di animare i personaggi in tempo reale secondo la tecnica dello stop motion, modificando le illustrazioni per essere composte e animate dal vivo. Scenografie di Andrea Coppi, Guglielmo Avesani Sviluppo software multimediale di Stefano Piermatteo Animazioni e video di Alice Zaniboni e Costantino Siino. Con la collaborazione degli studenti del Liceo Artistico Statale di Verona nell’ambito delle progettualità di Alternanza Scuola – Lavoro. Consigliato a partire dai 4 anni. Questa sera e domani sera farà il suo debutto a Verona lo spettacolo MA PERCHÉ TUTTI MI CHIAMANO FRANKENSTEIN? una coproduzione Fondazione Aida e Febo Teatro, con testo e regia di Pino Costalunga. “Lo spettacolo parte molto liberamente dal famoso romanzo di Mary Shelley – spiega Costalunga – In questa libera versione per ragazzi Frankenstein è un mostro, ben interpretato da Matteo Teo Fresch, semplicemente perché diverso da tutti gli altri, frutto della fantasia. Purtroppo spesso la fantasia impaurita crea mostri anche là dove non ci sono e impedisce il confronto e spesso limita addirittura la nostra capacità di amare, portandoci alle volte a quel sentimento deleterio che è l’odio.” Momenti di riflessione su temi quali tolleranza, marginalità e diversità si alternano a piccoli numeri di grande comicità che si ispirano alla commedia dell’arte e al clown e rendono la proposta adatta a diverse fasce dì età. Consigliato a partire dai 4/5 anni. Attori: Claudia Bellemo, Nicola Perin, Matteo Fresch. Scene e pupazzi: Nicola Perin, Nadia Simeonova. Costumi: Antonia Munaretti, Nadia Simeonova Musiche originali: Leonardo Maria Frattini.