Perchè serve “abitare” le difficoltà Anche saper attraversare i momenti difficili, senza “fuggire” ci aiuta a essere migliori

Quando si è sopraffatti da una sofferenza emotiva può essere difficile riuscire a vedere una via di uscita sana, e il rischio di scivolare in false soluzioni è dietro all’angolo, ecco perchè a volte è necessario chiedere un aiuto specialistico. Spesso il desiderio che riportano i pazienti, già in prima seduta, è smettere immediatamente di soffrire. Poter allontanarsi da quello che provano, mettere dello spazio tra sé e quello che li angoscia, riuscire ad avere un cuscinetto che tamponi quel dolore che li soverchia. Non pensare più a quello che li fa soffrire e riuscire a concentrarsi su altro.
“Dottoressa, voglio andare avanti.. Non riesco a stare qui, così, sto perdendo tempo, questa non è vita”. Ma ben presto, lavorando insieme, ci si rende conto che l’unico modo per superare un momento difficile è starci dentro, attraversarlo, viverlo. Buttare tutto sul fondo di un cassetto, cercando di chiuderlo alla meno peggio, facendo finta che non ci riguardi non servirà a farci sentire meglio, ben presto tutto risalterà fuori e ne saremo di nuovo travolti. Purtroppo dobbiamo accettare che la vita è fatta da momenti anche poco piacevoli che vanno affrontati.
Il dolore è parte della nostra vita, va sperimentato, guardato negli occhi, visto da dentro nelle sue mille sfaccettature per poter poi essere trasformato e attraversato. Abitare i propri momenti difficili, senza reprimere le emozioni che portano con sé, è l’unico modo per scovare le proprie risorse interiori e allenarsi alla resilienza.
“Le difficoltà rafforzano la mente, come la fatica rafforza il corpo” Lucio Anneo Seneca.
I momenti difficili, ci mettono alla prova, spazzano via le nostre certezze, ci spingono a terra e ci mettono di fronte ai nostri limiti, che possono apparirci insormontabili, ma sono proprio queste esperienze che ci fanno conoscere davvero chi siamo. E quello che avremo imparato sarà un bagaglio prezioso che ci accompagnerà nel tempo, la nostra cassetta degli attrezzi pronta all’uso ogni volta che ne avremo bisogno.
Nella foto: Sara Rosa, psicologa e psicoteraputa