Perchè non ha perso soltanto Sboarina E’ una sconfitta che parte da lontano e in cui nessuno, nel centrodestra, può chiamarsi fuori

03062022_SALVINI SBOARINA _LISTON 12 ©DANIELA MARTIN

“La vittoria ha cento padri, la sconfitta è orfana”

La frase non ha un padre sicuro, ma non è questo il punto. C’è chi la attribuisce a J.F.Kennedy, chi a Galeazzo Ciano, ma oggi non ha importanza. Quella frase vale oggi soprattutto per Federico Sboarina, che l’ha verificata sulla propria pelle. Facile, adesso, dargli tutte le colpe. Troppo facile, soprattutto per chi sta nelle “stanze del potere” (leggi Salvini, ad esempio) e spara sentenze, dopo aver sparato dell’altro. Quella frase (“…vinceremo al primo turno”) l’aveva pronunciata lui, mica altri.
Detto questo, se è giusto dire che Federico Sboarina ha le sue colpe, va anche detto che molti, se non tutti, nel centrodestra, l’hanno aiutato a sbagliare.
E sgombriamo subito il campo dalla “questione apparentamento”., su cui quasi tutti hanno posto l’accento. Non se la sentiva, punto. Ha preferito perdere da solo che “consegnarsi” per cinque anni (avesse vinto, sia chiaro, ma non c’è controprova) a un “amico” che “amico” non può più essere. Tutto qua. E se i grandi leader del centrodestra (Salvini, Giorgia Meloni) non hanno ritenuto di forzare la mano, questo è un problema loro, non di Sboarina.
Piuttosto, parere personale sia chiaro, Federico Sboarina, dopo la scelta coraggiosa di andare da solo (l’avevamo scritto) ha commesso l’errore, quello sì, imperdonabile, di accettare consigli che l’hanno portato fuori strada. I suoi ultimi sette giorni di campagna elettorale sono stati incomprensibili, violenti, non in linea con quell’idea di moderazione che, comunque, aveva sempre dato. Il video, la stessa lettera ai cittadini, la pagina sul quotidiano locale… Errori da matita blu, segnali di disperazione, quando invece altro avrebbe dovuto fare per cercare aggregazioni.
Resta, a margine di questo, tutto il resto, cioè l’immagine di un centrodestra sfilacciato fin dalla prima ora. Con la Lega, dapprima molto incerta su Sboarina e solo molto tardi, apparentemente convinta. E Forza Italia per conto suo. E quell’idea di presunzione (l’ha sottolineato anche Massimo Ferro) che probabilmente ha condizionato ogni minuto della corsa a Palazzo Barbieri. “Tanto, si vince”, questa era la sensazione che si respirava. “Perchè Verona è una città di centrodestra”. Sarà anche vero. Sarebbe interessante spiegare come mai adesso governa il centrosinistra. Prima di dire “è colpa di Sboarina”.Lui ha sbagliato, ma la compagnia non gli manca di sicuro.

r.tom.