In ricordo della mobilitazione e delle lotte contro la violenza sessuale che il movimento delle donne di Verona ha portato avanti negli anni ’70, a sostegno delle vittime, denunciando la parzialità della legge e delle procedure giudiziarie, l’Università organizza il convegno “Per non essere mai più sole”, che si terrà venerdì 22 ottobre dalle 16 alle 19, in aula T3, Polo Zanotto, Viale dell’Università 4.
L’appuntamento intende rievocare un’iniziativa politica che ha rappresentato una pagina importante della storia delle donne, con un’enorme risonanza mediatica a livello nazionale. “Qui per la prima volta in Italia – spiega Nadia Maria Filippini, coordinatrice scientifica dell’evento, socia fondatrice della Società Italiana delle Storiche e già docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia,- il movimento delle donne, d’intesa con la parte civile, chiese che il processo si svolgesse a porte aperte, non solo per esprimere solidarietà e vicinanza alla vittima, ma anche per portare a conoscenza dell’opinione pubblica le gravi distorsioni di un codice penale fascista che derubricava il reato tra i delitti contro la morale e non contro la persona, puntando il dito anche contro la cultura maschilista che poneva la vittima sul banco degli imputati anche nelle aule del Tribunale”.
A sottolineare la continuità dell’impegno delle donne veronesi nella lotta contro la violenza sessuale e ad illustrare le maggiori iniziative e i più importanti servizi presenti oggi in città, saranno l’assessora alle Pari Opportunità Francesca Briani, Marisa Mazzi, di Isolina e, Associazione per la prevenzione del femminicidio, Giulia Siviero di “Non una di meno”.